venerdì 29 luglio 2011

la scuola è importante

oggi voglio riportare una citazione di Abramo Lincoln,a mio parere molto profonda, rivolta al maestro di suo figlio, all’inizio dell’anno scolastico.E’ un documento importante, che dovrebbe far riflettere tanti insegnanti,visto che la scuola rappresenta per l’alunno la seconda famiglia.
“Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ e desidero che sia trattato con delicatezza. È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti, un’avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore. Vivere questa vita richiederà Fede, Amore e Coraggio. Quindi, maestro caro, la prego di prenderlo per mano e di insegnargli le cose che dovrà conoscere. Gli trasferisca l’insegnamento, ma con dolcezza, se può. Gli insegni che, per ogni nemico c’è un amico. Dovrà sapere che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli faccia però anche comprendere che, per ogni farabutto c’è un eroe, che per ogni politico disonesto, c’è un capo pieno di dedizione.
Gli insegni, se può, che 10 centesimi guadagnati, valgono molto di più di un dollaro trovato; a scuola, o maestro, è di gran lunga più onorevole essere bocciato che barare. Gli faccia imparare a perdere con eleganza e, quando vince, a godersi la vittoria. Gli insegni a esser garbato con le persone garbate e duro con le persone dure. Gli faccia apprendere anzitutto, che i prepotenti sono i più facili da vincere.
Lo conduca lontano, se può, dall’invidia, e gli insegni il segreto della pacifica risata. Gli insegni, se possibile, a ridere quando è triste, a comprendere che non c’è vergogna nel pianto, e che può esserci grandezza nell’insuccesso e disperazione nel successo. Gli insegni a farsi beffe dei cinici.
Gli insegni, se possibile, quanto i libri siano meravigliosi, ma gli conceda anche il tempo di riflettere sull’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina. Gli insegni ad aver fede nelle sue idee, anche se tutti gli dicono che sbaglia. Cerchi di infondere in mio figlio, la forza di non seguire la folla, quando tutti gli altri lo fanno. Lo guidi ad ascoltare tutti, ma anche a filtrare quello che ode con lo schermo della verità e a prendere solo il buono che ne fuoriesce.
Gli insegni a vendere talenti e cervello al miglior offerente, ma a non mettersi mai il cartellino del prezzo sul cuore e sull’anima. Gli faccia avere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere suprema fede nel genere umano e in Dio.
Si tratta di un compito impegnativo, maestro, ma veda che cosa può fare. È un bimbetto così grazioso, ed è mio figlio.”
Abramo Lincoln

giovedì 28 luglio 2011

ridiamo un po'

Per tutti quelli che sono un po' giù di morale

Perché il dentista ci chiede se sentiamo male solo quando non possiamo rispondere?

 Ma il compito a casa si dà anche agli studenti sfrattati?
 Frequentavo quella ragazza da due anni ed ecco che cominciarono le pretese:
'Voglio sapere come ti chiami'.
 Il gatto di Cartier va a caccia di topazi?
 Errare è umano, perseverare è upiede
 Ti piace lavorare in Psichiatria?
Da matti!
 Sapete qual e è il colmo per un'ape?
Avere una brutta cera!!!!
 Il colmo di una disoccupata?
Chiamarsi Assunta!!!
 Sapete come si fa a capire se un motociclista è felice?
Dai moscerini che ha sui denti.

Annunci letti sulle bacheche delle parrocchie

Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale.
Seguirà concerto.

Venerdì sera alle 7 i bambini dell'oratorio presenteranno l'"Amleto" di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.

Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! È un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.

Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".

mercoledì 27 luglio 2011

la nostra forza è la rete

Salve amici del blog,manca ormai poco tempo perchè l'Agcom approvi la delibera sulla copyright.Questo è un argomento che riguarda tutti noi del Web.Questa volta non c'è da sottoscrivere niente,ma solo  mandare un commento per far sentire che ci siamo ,che siamo molti ,siamo forti e non vogliamo essere imbavagliati da nessuno.  Se vuoi mandare un semplice messaggio clicca qui

tratto da Avaaz

Ultime ore per alzare le nostre voci contro il bavaglio a internet!

Pubblicato il: 27 Luglio 2011
Oltre 60.000 di noi hanno inviato messaggi ai parlamentari la settimana scorsa per chiedere di far sentire le nostre voci forti e chiare contro il bavaglio a internet. E ha funzionato! Alcuni parlamentari chiave hanno criticato la delibera e citato la nostra mobilitazione come prova dell'opposizione crescente dell'opinione pubblica. Ma senza alcun rispetto il Presidente dell'Agcom ha risposto che i nostri sono solo "cinguettii e grida" in difesa del "Far Web"!

Ci rimangono solo poche ore prima che il Presidente sia sentito per l'ultima volta dal Parlamento: inondiamo le sue pagine Facebook e Twitter di messaggi contro il bavaglio a internet e dimostriamo così la forza della mobilitazione dei cittadini. I nostri messaggi saranno poi raccolti e consegnati a mano al Presidente dell'Agcom domani in Parlamento.


Ecco quello che puoi fare:


Facebook:
Clicca qui per pubblicare un messaggio sulla pagina Facebook dell'Agcom
. Devi prima cliccare "mi piace" e poi scrivere il tuo messaggio sulla bacheca. Ricorda di essere gentile e di non usare termini offensivi.

Twitter:
Copia e incolla il testo sotto e poi clicca qui per pubblicare il tuo messaggio direttamente sulla pagina Twitter dell'Agcom!


E se vuoi lascia un messaggio attraverso il nostro modulo per i commenti a destra. Tutti i messaggi saranno raccolti e consegnati domani al Presidente dell'Agcom durante il suo ultimo appuntamento in Parlamento.Per inviare un messaggio clicca qui

sabato 23 luglio 2011

politici,date il buon esempio

Salve amici del blog,in un momento così difficile per l'economia italiana,i nostri cari politici di destra,di sinistra e di centro,hanno pensato bene,nella nuova finanziaria,di penalizzare sempre noi cittadini,parandosi il sedere e tenendosi ben stretto il portafoglio.Quelli che dovrebbero rappresentarci e dare per primi il buon esempio,non hanno toccato per niente i contenuti riguardo ai loro privilegi. Per questo vi chiedo,se lo trovate giusto,sottoscrivere queste due petizioni.
erborista1
tratto da firmiamo.it

AUTO BLU: Vergogna dell'Italia

Tutte le AUTO BLU delle seguenti nazioni sommate assieme fanno un totale di 328.000,  e sono di: Usa 73000, Gran Bretagna 55000, Germania 54000, Spagna 44000, Giappone 35000, Grecia 34000, Portogallo 23000.
Questo significa che tutte queste nazioni assieme, avendo il totale di 328.000 auto blu, hanno la metà di quelle dell’Italia che sono circa 630.000.
Questo dimostra che tutte le auto blu del mondo messe assieme sono incirca a quelle che mantiene da solo lo Stato italiano per le esigenze dei suoi politici e funzionari!
Questo rivela che circa la metà di tutte le auto blu mondiali sono in Italia!
Nessuno Stato è come l’Italia, così ingordo, tracotante e razziatore di risorse pubbliche, scippatore di denaro pubblico.
Nessuno Stato può essere così arrogante e insolente che, anche in tempo di crisi, ha mantenuto questi privilegi furfanteschi.
Firmare questa petizione è dire VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA, a tutto questo Stato italiano e a tutti questi politici, e finché non si adopereranno a portare in Italia un UGUALE numero di auto blu agli altri Stati, è una VERGOGNA che rimane a spese degli onesti contribuenti.

tratto da firmiamo.it

 

Adeguiamo gli stipendi allo standard EUROPEO

Nel periodo della manovra economica 2011, si parla di adeguare lo stipendio dei politici allo standard Europeo, naturalmente senza vergogna la nostra classe politica cerca, di togliere a noi poveracci e contribuenti soldi, aumentandosi i loro stipendi.
Propongo di adeguare tutti gli stipendi, da quello dei dipendenti pubblici a quello degli operai allo standard Europeo.

venerdì 22 luglio 2011

vota anche tu per la pace in medioriente


Cari amici,



Il popolo palestinese ha chiesto al mondo intero di riconoscere lo stato della Palestina. Oltre 120 paesi hanno risposto all'appello, ma gli Stati Uniti e Israele si sono opposti e i leader europei non hanno ancora deciso da che parte stare. Se riusciremo a convincere l'Europa a sostenere questo processo nonviolento e legittimo ora, potremmo avere un cambio di rotta decisivo verso la pace. Clicca per firmare questa petizione urgente:

fra quattro giorni si riunirà il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, e il mondo intero avrà la possibilità di adottare una nuova proposta che potrebbe segnare il cambio di rotta di decenni di negoziati di pace fra israeliani e palestinesi: il riconoscimento da parte dell'ONU dello stato palestinese. Oltre 120 nazioni del Medio Oriente, Africa, Asia e America Latina hanno già dato la loro adesione all'iniziativa, ma il governo di destra in Israele e gli Stati Uniti sono fortemente contrari. L'Italia e altri paesi chiave dell'Europa sono ancora indecisi, e un'enorme pressione da parte dell'opinione pubblica potrebbe convincerli a votare in favore di questa opportunità per mettere fine all'occupazione. I negoziati di pace guidati dagli Stati Uniti, che vanno avanti ormai da decenni, hanno fallito, mentre Israele ha imprigionato il popolo palestinese, confiscato le sue terre e bloccato la Palestina dal diventare un'entità politica sovrana. Questa nuova coraggiosa iniziativa potrebbe liberare il popolo palestinese dalla prigionia, ma perché ciò avvenga l'Europa deve guidare l'operazione. Costruiamo una chiamata globale enorme rivolta all'Italia e ad altri leader europei per dichiarare il nuovo stato ora, e facciamo sì che il sostegno dei cittadini di tutto il mondo a questa proposta legittima, nonviolenta e dipmatica sia chiaro e forte. Clicca sotto per firmare la petizione e invia questa e-mail a tutti:
http://www.avaaz.org/it/independence_for_palestine_eu/?vl 

se censuri,ottieni l'effetto contrario

Greenpeace voleva rendere pubblica una propria manifestazione,ma non pensava di ottenere tutta questa notorietà.A pensarci e stata la sentenza di un giudice,che invece di mettere a tacere la cosa,ha ottenuto l'esatto contrario.
tratto da eco

Il tribunale "censura" le foto di Greenpeace? In rete esplode la diffusione

 

La rete è uno strumento straordinario per la diffusione delle battaglie ambientaliste (come del resto), ma lo diventa ancora di più quando ci si mette di mezzo un giudice. Gli attivisti di Greenpeace sono impegnati contro la Cairn Energy, proprietaria di alcune piattaforme estrattive in Groenlandia, e in 17, vestiti da Orsi Polari hanno messo in scena un blitz all’interno della sede della compagnia.
Le foto e i filmati dell’azione dimostrativa sono finiti sull’account Twitter dell’associazione ambientalista almeno fino a quando un giudice non ne ha imposto la cancellazione dopo il ricorso della Cairn Energy. L’effetto è stato quello di moltiplicare all’inverosimile la diffusione dei materiali “incriminati” ,con decine di privati cittadini che hanno riportato online, le foto sui loro account Twitter e Facebook. Il più classico degli effetti boomerang immaginabili con una pubblicità alle contestazione di Greenpeace sulle fuoriuscite di petrolio, senza precedenti. Chissà che la prossima volta, la corporation di turno ,ci pensi due volte prima di chiedere ordinanze restrittive in un tribunale.

abbordaggio di uno squalo

Avete mai sentito parlare di uno squalo che salta sopra una barca?Solo nei film,probabilmente.Invece è successo davvero.
tratto da eco

"Squalo a bordo": l'inusuale abbordaggio su una nave di ricercatori

 

Che gli squali “saltino” fuori dall’acqua è ormai un fatto noto, anche se parlare di un vero e proprio balzo è improprio, ma che potessero riuscire a coprire un dislivello di tre metri ,finendo sul ponte di una barca che ospitava ricercatori lì, proprio per studiarli da vicino, non era mai successo. L’episodio, pericoloso sia per gli occupanti dell’imbarcazione ,sia per l’animale, è avvenuto nei pressi della Seal Island in Sud Africa ed è del tutto inedito.
Dopo oltre un’ora di attività dei ricercatori, che osservavano alcuni squali nuotare attorno allo scafo, un esemplare di squalo bianco ,con 500 kg di peso, è letteralmente balzato fuori dall’acqua, finendo sui contenitori delle esche e del carburante, intrappolato sul ponte della nave. Un grande spavento per l’equipaggio che, dopo essersi messo al sicuro, si è reso conto che il vero pericolo, lo stava correndo proprio lo squalo, rimasto privo della possibilità di respirare.
Sono state avviate le “operazioni di soccorso”, prima con l’ausilio di un’altra nave, che avrebbe dovuto trainare in acqua lo squalo (il tentativo è fallito), poi con una gru che l’ha rimesso dolcemente a bagno, mentre l’equipaggio cercava di mantenere l’idratazione delle branchie. Lo squalo, che non si aspettava di finire sul ponte di una nave, era disorientato ed ha avuto bisogno ancora dell’aiuto dei ricercatori, per poter riprendere il largo in sicurezza. Il suo era un tentativo di attacco alla nave? Improbabile, si sarebbe trattato di un incidente con lo squalo ,che avrebbe confuso l’ombra dello scafo per una preda, ma se la barca fosse stata più piccola si sarebbe certamente rovesciata. Bisogna sperare che non diventi un abitudine.

giovedì 21 luglio 2011

fotovoltaico:passo in avanti


tratto da ultimenotizie

Ricerca: Bologna, Ue finanzia studiosa che scopre pannelli solari nanotech

L’Unione Europea scommette 1 milione e 200mila euro sui pannelli fotovoltaici del futuro progettati da una giovane studiosa dell’Universita’ di Bologna. Ad incassare il sostanzioso finanziamento legato al programma Erc starting grant, e’ Paola Ceroni, del gruppo di fotochimica di Vincenzo Balzani. L’idea che ha convinto gli esaminatori di Bruxelles e’ quella di combinare due innovativi materiali hi-tech, i nanocristalli di silicio e i dendrimeri, nella realizzazione di celle fotovoltaiche di nuova generazione. L’obiettivo e’ arrivare a pannelli piu’ efficienti, privi di metalli potenzialmente tossici e meno costosi di quelli attuali. I pannelli che oggi vediamo sui tetti sono gia’ fatti di silicio, ma a fogli relativamente grandi, dello spessore di un quinto di millimetro. I nanocristalli di silicio, al contrario, sono minuscole particelle strutturate dello stesso materiale, delle dimensioni di pochi milionesimi di millimetro (nanometri). Il loro vantaggio principale e’ che conducono l’elettricita’ molto meglio del silicio in fogli. Ma dovrebbero anche far risparmiare molto materiale e soldi. Negli ultimi anni, Ceroni e colleghi hanno imparato a costruirli in modo tale da catturare l’energia solare e trasformarla quasi totalmente (80%) in energia elettronica. Il progetto dei ricercatori (PhotoSi) prevede di fissare ad ogni nanocristallo piu’ dendrimeri (vd. figura) di modo che l’energia solare intercettata possa essere convogliata e quindi trasformata in energia elettrica nei cristalli di silicio. La speranza e’ inoltre che l’interazione tra i due materiali possa esaltarne le rispettive proprieta’, cosi’ da realizzare un materiale fotovoltaico con un’efficienza maggiore di quella attualmente disponibile, che si aggira solitamente attorno al 15%.

mercoledì 20 luglio 2011

balena liberata da una rete

Cosa c'è di più bello nel vedere il salvataggio di una balena impigliata nelle maglie di una rete di pescatori
tratto da abovetopsecret

Michael Fishbach, co-fondatore di The Whale Conservancy Grande (GWC), narra il suo incontro con una giovane megattera  impigliata in una rete da pesca. Il suo gruppo ha scoperto la  balenottera,che rischiava di morire,perche la rete le impediva i movimenti. Mentre lui e i suoi amici  cercavano di liberarla, sua moglie filmava l'intero evento. La balena ,dopo essere stata finalmente liberata, ha mostrato di apprezzare, facendo un magnifico spettacolo.

al posto del petrolio...

B asta di ingannare la gente! Basta di fare buchi nella crosta terrestre per cercare il petrolio! Il modo per alimentare le macchine esiste già da molto tempo.Riscopriamolo.       erborista1

lunedì 18 luglio 2011

perchè le farfalle non si vedono più?

Pubblico questo articolo,perchè ho sempre avuto a cuore le farfalle.Quando in questi anni mi sono accorto di vederne sempre di meno,mi sono preoccupato  e ho deciso di allevarne qualcuna, con risultati discreti.Non è un granchè,però nel mio piccolo,ho pensato bene di dare una mano al progetto EUGEA .La farfalla rappresenta il massimo dell'evoluzione nel mondo degli insetti,come metamorfosi e come bellezza;dal punto di vista simbolico,è l'evoluzione in tutti i suoi aspetti(il bruco è molto terreno e si nutre di materie prime,la farfalla si libra in alto,col volo, e si nutre di  nettare,offerto dai fiori,che sono un'evoluzione della pianta) ed è anche per questo che bisogna salvarle.

 

 

 

tratto da greenme

Farfalle che rischiano l’estinzione, ecco perché




farfalle_monarca
Deforestazione, disboscamento indisciplinato, ma anche agricoltura intensiva, inquinamento e cambiamenti climatici: sono queste le cause fondamentali dell’estinzione – sempre più accentuata in tutto il mondo - di molte specie di farfalle.
Alcune di queste, come la famiglia delle Monarca, è oggi in serio pericolo per le molte colture intensive sparse negli Stati Uniti e ogni anno le monarca che migrano sono sempre meno numerose. “Anche se lo sciame del 2011 era più nutrito di quello dell'anno scorso, - ha detto Enzo Moretto al New York Times, direttore dell'insettario vivente di Padova Esapolis 1 e fondatore di Butterfly Arc 2, la prima casa per lepidotteri creata al mondo, nel 1988 - siamo sempre a livelli di record negativi".
Ma anche in Europa la situazione non è delle più allegre: il 30% delle specie di farfalle del vecchio continente è in declino; in particolare, l'8,5% sono considerate minacciate, lo 0,7% sono decisamente in pericolo, il 2,8% in chiaro pericolo e il 5% vulnerabili. Tra tutte, la specie Aricia hyacinthus, è ormai estinta a livello regionale, il tipo Tomares nogelii è scomparso dalla Romania e Moldova prima del 1999, e la cavolaia di Madera (Pieris wollastoni), relegata nell'isola di Madera in Portogallo, non è più segnalata dal 1970.
Aricia
Aricia
Vista l’importanza delle farfalle per l’ecosistema, il fenomeno dovrebbe preoccupare: un elenco delle specie universalmente più a rischio – la cosiddetta “lista rossa” - è stato stilato dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) e dalla CITES (Convention on International Trade of the Endangered Species).
Alcuni Paesi, come la Nuova Guinea, hanno capito già da diversi anni l’importanza delle farfalle e così hanno iniziato ad allevarle per scopi commerciali, convinti che questo fosse l’unico modo per proteggerle dall’estinzione; da qui è nato il progetto "Kill the butterflies to save the butterflies", che ha attecchito anche in Italia, grazie ad uno spin off dell'Università di Bologna, che mira a riportare le farfalle in città. Il progetto italiano si chiama Eugea (Ecologia Urbana Giardini E Ambiente) e promuove la creazione di microhabitat per i lepidotteri da coltivare nei piccoli angoli verdi dei privati cittadini.
Un modo green, semplice e simpatico per favorire la conservazione delle farfalle e far crescere spazi verdi animati da insetti utili all’ecosistema.

scie,farmaci e banche

Fate girare questo video di Eugenio Benetazzo,che spiega bene il fenomeno delle scie chimiche,collegate alle multinazionali farmaceutiche e al signoraggio bancario

sabato 16 luglio 2011

le emozioni della vita


Mettiti comodo,rilassati e quando la musica parte,accompagnala leggendo questa poesia




Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ,
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice ,sopra l'erba ad ascoltare,
un sottile dispiacere.
E di notte ,passare con lo sguardo la collina per scoprire,
dove il sole va a dormire,
domandarsi perche' quando cade la tristezza,
in fondo al cuore,
come la neve non fa rumore.
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere,
se poi e' tanto difficile morire,
e stringere le mani per fermare,
qualcosa che,
e' dentro me,
ma nella mente tua non c'e'.
Capire tu non puoi,
tu chiamale se vuoi...
emozioni,
tu chiamale se vuoi...
emozioni.
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo,
per ritrovar se stesso.
Parlar del piu' e del meno con un pescatore,
per ore ed ore,
per non sentir che dentro qualcosa muore.
E ricoprir di terra una piantina verde,
sperando possa,
nascere un giorno una rosa rossa.
E prendere a pugni un uomo solo
perche' e' stato un po' scortese,
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare,
qualcosa che,
e' dentro me,
ma nella mente tua non c'e'...
Capire tu non puoi,
tu chiamale se vuoi...
emozioni
tu chiamale se vuoi...
emozioni ......Battisti-Mogol

venerdì 15 luglio 2011

pene più severe per il commercio illecito di cani

Pensate alla sofferenza che hanno dovuto subire questi cuccioli di cane,durante il viaggio.Purtroppo i responsabili di questi crimini,spesso la fanno franca,oppure se la cavano con una piccola multa.Per ridurre notevolmente questo traffico illecito,occorre che le pene siano più severe di quanto lo siano adesso e che ci sia più coinvolgimento da parte della gente.
tratto da ecoo

Vendita cuccioli di 25 giorni: sequestrati cani provenienti dall’Est Europa


vendita cuccioli cane appena nati
La vendita cuccioli è avvenuta sulla spiaggia genovese, dove alcuni quattro zampe di 25 giorni erano offerti a 100 euro l’uno. I piccoli, ammassati in un borsone, avevano ancora gli occhi semichiusi ed erano visibilmente sofferenti per la mancanza d’acqua e il forte caldo. Comprarli pensando di salvarli è però un errore, perché si alimenta questo commercio disumano: i cuccioli di cane, prematuramente allontanati dalle madri e costretti ad affrontare il viaggio dall’Est Europa, hanno necessità di cure specializzate per non soccombere.
Il cane è il migliore amico degli italiani , ma prenderlo è una scelta che va ponderata e non fatta sulla base dell’emotività,a 100 euro a bordo spiaggia: per fortuna, c’è chi non si è lasciato prendere dalla compassione e ha chiamato i carabinieri, accorsi rapidamente con le guardie zoofile.La vendita di cani è stata così sventata,e un cane volpino, uno spinone, e altri piccoli animali domestici sono stati soccorsi dal canile comunale e salvati da morte quasi certa. Per i due delinquenti, però, niente più che una multa e l’allontanamento. Due giorni dopo ripetevano lo stesso copione sulla spiaggia di Cogoleto, dove le forze dell’ordine non hanno fatto in tempo ad arrivare per sventare il commercio di altri cuccioli appena nati.

latte...e sai cosa bevi

tratto da greenme

Sai cosa c'è dentro il tuo latte? Farmaci e almeno 20 sostanze chimiche differenti

latte
Quando beviamo un bicchiere di latte abbiamo sempre la sensazione di nutrirci con qualcosa di sano; forse perché è un alimento primario e ci accompagna fin dai primi mesi di vita, ma in realtà bere oggi un bicchiere di latte significa assumere anche tante sostanze chimiche estranee al prodotto naturale delle mucche.
È quanto emerge da uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori dell'Università di Jaen (Spagna), coordinata da Evaristo Ballesteros e pubblicata sul "Journal of Food Chemistry" secondo cui in un bicchiere di latte ci sarebbero tracce di 20 sostanze diverse, tra farmaci ed altri elementi chimici, come antibiotici, antidolorifici, acido niflumico, acido mefenamico e ketoprofene, ma anche una forma di estrogeni come l’ormone 17 beta-estradiolo.
Prima di arrivare a queste inquietanti conclusioni, il gruppo di studiosi ha raccolto i campioni di 20 varietà di latte, provenienti da mucche allevate in Spagna e Marocco, da capre e anche latte materno, hanno poi analizzato i liquidi e riscontrato tante sostanze estranee in tutti i tipi di latte. 
 Tra tutte le sostanze estranee riscontrate però, a prevalere sono soprattutto gli antidolorifici (acido niflumico, mefenamico e chetoprofene) gli antinfiammatori, gli ormoni sessuali ed estrogeni, e quello più contaminato è proprio il latte di mucca.
Ma c’è di più: secondo i ricercatori, ormai, le sostanze chimiche estranee sono presenti in tutta la catena alimentare e quindi, purtroppo, anche nel latte materno, considerato normalmente l’alimento più sano per eccellenza.
Ma perché tutte queste sostanze chimiche nel latte? 
Secondo il Ballesteros e i suoi colleghi, queste alterazioni sono dovute al processo a cui i bovini sono sottoposti, come ad esempio l’iniezione di ormoni impiegati per stimolare la produzione di latte.
A quanto pare però, la concentrazione di questi farmaci nel latte non dovrebbe portare danni alla nostra salute: 
"La nostra metodologia di test è altamente sensibile - ha detto Ballesteros - e fornirà un sistema molto più efficace per determinare la presenza di questo tipo di sostanze”.

mercoledì 13 luglio 2011

lettera ad una amica

Amici del blog,oggi,sono incappato in una notizia che mi ha spezzato il cuore.La nostra cara amica I am del blog Essere Niente,ha deciso di chiudere il suo blog,per ragioni a me sconosciute.Mi appello al vostro buon cuore,per aiutarla a ritornare fra noi.Questo è quello che il mio cuore ha voluto esprimere.Se ci fosse qualcuno,che conoscesse il suo recapito o la sua email,lo pregherei di farglielo recapitare.Grazie a tutti anticipatamente.
-Ciao I am,ho letto il tuo post e sono rimasto veramente sconcertato.Tu sei una persona onesta,che crede negli ideali,e hai sempre combattuto per questi.Capisco che sei stanca,stanca di lottare contro i mulini a vento,ma è la tua/nostra forza quella di essere perseveranti e non mollare mai,anche in quei frangenti,che ti farebbero mandare al diavolo tutto e tutti.Forse stai attraversando un periodo di sconforto,oppure è successo qualcosa di grave,che ti ha sconvolto la psiche!Ma ti dico una cosa...prima di prendere questa drastica decisione,ti prego,rifletti,prenditi una pausa e..."con la Spada in mano, con il fido Sancho (che è la nostra parte primitiva, rozza)   in groppa a Ronzinante sferriamo l'attacco ai mulini a vento che rappresentano la nostra debolezza,  i nostri demoni, la nostra incapacità di mantenere fermo un pensiero costruttivo".  Ciao amica mia-  
erborista1

martedì 12 luglio 2011

ripescaggio dell'idrogeno

Sono passati parecchi anni,da quando il Giappone faceva le sue prime sperimentazioni con l’idrogeno.A che punto siamo? Sicuramente,in Italia,considerato l’esito del referendum,c’è adesso una maggior spinta tecnologica, per trovare nuove soluzioni più convenienti ,per la sua produzione.Questa spinta arriva dalle regioni,in particolare dalla Toscana.

tratto da eco

Toscana a idrogeno, la Regione crede nella mobilità a emissioni zero

toscana a idrogeno
Dopo tre anni di studio e un finanziamento della Regione Toscana di 5 milioni di euro da fondi Cipe, i ricercatori Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa e Scuola superiore Sant’Anna hanno presentato i risultati del Progetto H2 Filiera Idrogeno, per la strutturazione della mobilità sostenibile innanzitutto nella regione Toscana.
La ricerca è stata molto complessa e ha toccato sia le tecnologie di stoccaggio, produzione e distribuzione dell’idrogeno; sia i motori endotermici sia a celle a combustibile. La Toscana entra nel merito così del progetto e per il finanziamento e per il sostegno alle grandi aziende chimiche già presenti ,che si potrebbero candidare a produttrici di idrogeno. Non solo, ma la Toscana, come leggo dal comunicato stampa della Regione, conta anche sulla:
presenza di importanti realtà industriali legate alla produzione di veicoli e alla realizzazione di sistemi per produzione e distribuzione di idrogeno ed infine la disponibilità degli Enti locali a collaborare alla sperimentazione su flotte di veicoli e sistemi di distribuzione) per avviare appunto una sperimentazione di “filiera”, cioè l’attivazione in scala locale di tutte le componenti di un sistema di mobilità basato sull’idrogeno.
Non a caso sia al convegno sia nelle fasi della ricerca erano presenti imprese quali Piaggio spa, ACTA spa, EDI srl, Pont-Tech interessate al trasferimento dei risultati nelle loro realtà produttive. Ma veniamo alle prospettive per cui si richiede una maturità non solo tecnologia ma anche di cambiamento delle strutture:
La mobilità basata sull’idrogeno richiederà però cambiamenti epocali, non solo nella tecnologia motoristica, ma anche nelle complesse infrastrutture di produzione e distribuzione del carburante. Tutto ciò non può avvenire in modo improvviso in quanto sono necessari mutamenti profondi del sistema industriale, mutamenti che non riguarda solo i prodotti, ma investono anche le professionalità necessarie, le normative di riferimento, i sistemi produttivi.

lunedì 11 luglio 2011

cani,siete liberi dalla catena !

U n'altra bella notizia a favore
 dei nostri amici che abbaiano.Finalmente,abbiamo spezzato le catene anche a loro. Con questa sentenza,giusta,a mio parere,se ne vedranno sicuramente delle belle!!
tratto da ecoo

Tra i maltrattamenti sugli animali adesso c’è anche l’uso della catena

cane catena
Siete soliti legare il vostro cane alla catena? Sappiate che d’ora in poi questo gesto verrà considerato un maltrattamento sugli animali, per cui, come tale infrange la legge e viene punito molto severamente. E’ questo il responso della Cassazione, che da pochi giorni ha varato il divieto assoluto di utilizzare catene per mantenere i cani legati. Proprio come il mancato utilizzo del guinzaglio, anche l’utilizzo di uno strumento sbagliato viene perseguito.Secondo appunto l’organismo di giurisdizione suprema italiano, questo genere di trattamenti riservati ai cani sono un “inutile incrudelimento sui poveri animali”. Ragione per cui meritano di essere fortemente puniti. L’ha imparato a sue spese un agricoltore reo di aver legato con una catena corta i suoi tre cani, catena che aveva procurato loro alcune escoriazioni cutanee. Ragion per cui si è visto recapitare una multa di ben 5mila euro, alla quale non ha potuto opporre nessuna resistenza. E voi, siete d’accordo con questa sentenza?

sabato 9 luglio 2011

fatta la legge trovato...

Ecco la risposta che aspettavamo,per controbattere la decisione presa dall'Agcom sul copyrigth.Siamo proprio in un clima di cambiamento e le cose vecchie vanno eliminate o trasformate.Anche youtube  si adegua a questo clima di trasformazione.In questo ambito la parola "copyrigth" viene sostituita con "copyleft",giocando con le parole.Copyrigth vuol dire diritto di copia,ma anche "copia destra",che ha un altro significato.Così è stato introdotto anche il termine copyleft(copia sinistra),per indicare appunto argomenti diversi che non violano i diritti d'autore.
tratto dalla stampa.it
YouTube accoglie Creative Commons
Il copyright alternativo sbarca sul popolare sito di video streaming.
creative commons   creative commons   creative commons   creative commons   creative commons         creative commons


Da ieri, gli utenti che caricano i propri video su YouTube hanno la possibilità di adottare una licenza di copyright della famiglia Creative Commons. Nel particolare, come spiega Juan Carlos De Martin, co-direttore del Centro Nexa su Internet e Società e responsabile italiano di Creative Commons, si tratta della più semplice: “scegliendola, tu autorizzi gli altri utenti di YouTube a fare ciò che vogliono del tuo video, permettendo sia il remix che l’utilizzo commerciale, a patto che venga sempre attribuita la paternità sull’opera originale”. L’opzione è ben visibile nella pagina “carica video”, quella in cui si inseriscono i dati (titolo, descrizione, tag…) del filmato che si vuole pubblicare.

Per YouTube è uno scatto in avanti, che arriva con tempi e modi piuttosto improvvisi, e promette di aggiungere ulteriori elementi di riflessione al grande dibattito sul diritto d’autore, alimentato dalla diffusione dei nuovi media digitali. “Mi sembra una scelta piuttosto coraggiosa”, spiega De Martin, “perché YouTube avrebbe potuto benissimo andare avanti con la propria licenza, che pochi leggono ma che tutti sono automaticamente obbligati a sottoscrivere ogni volta che caricano un video. In questo modo, il portale contribuisce invece a raggiungere quello che è l’obiettivo finale, seppur non esplicito, di Creative Commons: modificare il modo in cui la gente pensa al diritto d’autore, indurre le persone a riflettere e a cambiare mentalità, legittimando gli usi e le copie personali dei contenuti”.

Un aspetto chiave delle Creative Commons è il remix. Alcune di queste licenze, tra cui quella disponibile su YouTube, sono studiate per rendere automaticamente legittima la manipolazione di contenuti preesistenti (una possibilità invece negata dal copyright tradizionale, che richiede l’autorizzazione caso per caso). Gli effetti della novità sono già visibili nella sezione “editor”, dove gli utenti possono cercare e remixare i video pubblicati con licenza Creative Commons (selezionando il logo dell'associazione: due C maiuscole racchiuse da un pallino). Complici accordi con PublicResource.org, Voice of America, Al Jazeera e altri media, l’archivio offre già diverse migliaia di video.

Il catalogo potrebbe allargarsi in modo esponenziale, qualora gli utenti e i produttori di contenuti che ogni giorno caricano migliaia di video sul sito decidessero di adottare in massa la licenza CC. “Sempre tenendo conto che i video devono essere di assoluta proprietà dell’utente”, ricorda De Martin. “Tu non puoi caricare un filmato che non ti appartiene, per esempio un videoclip musicale di un artista famoso, e metterlo sotto licenza Creative Commons. In quel caso, la decisione non ha effetto perché non sei tu l’autore di quel videoclip”

In casa Creative Commons, la soddisfazione è grande. “E’ già da diversi anni che le licenze CC sono disponibili sul più grande sito di fotografie del mondo, Flickr, dove quasi duecento milioni di immagini sono sotto Creative Commons. Adesso tocca al principale sito di condivisione video. E non dimentichiamo che YouTube è ormai uno dei maggiori canali di distribuzione musicale, quindi questa novità potrebbe avere un impatto significativo anche in quella disciplina. Che poi è proprio quella da cui - ai tempi di Napster - iniziarono a emergere i primi problemi del diritto d'autore su Internet”.

Intanto, i lavori dell’associazione proseguono anche in direzioni più nascoste. “La musica e i video sono sexy”, spiega De Martin, “ma per Creative Commons il 2011 è soprattutto l’anno dell’open data, l’informazione pubblica. E’ un settore poco conosciuto, che sta esplodendo e coinvolge una quantità incredibile di archivi di servizi pubblici: dai dati meteorologici a quelli elettorali, dalle cartografie alle informazioni sul traffico. Per questo tipo di dati è stata varata una nuova licenza ad hoc, la CC-0, che si avvicina molto all'idea di pubblico dominio. La collaborazione con gli enti pubblici inizia a essere molto solida anche in Italia: un esempio è dati.piemonte.it, un progetto realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte”. LUCA CASTELLI

venerdì 8 luglio 2011

scie chimiche?! Solo vapore

Voi vi siete mai intossicati con il vapor acqueo?Io mai,anzi quando ho il naso chiuso,faccio i fumenti!A parte le battute,questo è un argomento serio,ma non lo sono  altrettanto coloro che hanno dato,con molta leggerezza, questa risposta.Trasmetto qui la risposta data dal ministero della difesa in data 26 o 28giugno(non si legge bene)sulle scie chimiche.

giovedì 7 luglio 2011

il ritorno del" figliol prodigo"


Finalmente,dopo abbandoni e torture di animali,una storia a lieto fine,che affranca,almeno in parte,gli animi più nobili e sensibili che hanno a cuore questi nostri amici.

tratto da ecoo

Un gatto randagio ritorna dai suoi padroni dopo 3 anni

bigione gatto
E’ incredibile ma un gatto randagio, dopo tre anni, è riuscito a tornare a casa dai suoi padroni originari. Il simpatico quattro zampe si chiama Bigione e ha sempre vissuto la sua vita a Santa Sofia, in provincia di Forlì, prima di perdersi. Il micione purtroppo tre anni fa è uscito di casa e non ha più ritrovato la strada per tornare dalla sua famiglia. Adesso invece è ritornato, come niente fosse accaduto. Incredibile, non è vero?Bigione è un gatto particolare, perché ha fatto una cosa molto anticonformista per un felino. Anziché proseguire il suo viaggio itinerante tra una famiglia e l’altra per trovare la dimora che gli offrisse la sistemazione più confortevole, il bel gatto dopo 3 anni di randagismo è tornato a casa. Non sappiamo se si tratta di un ritorno dettato dal cuore oppure della cosiddetta “Parabola del figliol prodigo”, però, il ritorno in famiglia di Bigione ha davvero mandato al settimo cielo i suoi padroni. Veramente una bella storia, non trovate?

mercoledì 6 luglio 2011

S.O.S. web

L'Agcom ha approvato la delibera sul diritto d'autore.Per un attimo si è sperato che ci fosse un ripensamento,ma purtroppo,gli interessi hanno prevalso sul buon senso . La pressione esercitata da noi della rete,ha sortito solo qualche piccola modifica.Rimangono adesso 60 giorni,per poter esercitare ancora la nostra forza,cercando di far cambiare la corrente. Per chi non avesse avuto la possibilità di vederlo e/o sentirlo,ecco il discorso di Juan Carlos De Martin, videotrasmesso ieri alla "notte della rete",sulla libertà di comunicazione.

basta con la vivisezione!!

tratto da eco

Netto aumento delle pratiche di vivisezione in Svizzera

Nel 2010, per la prima volta in controdenza con quanto accadeva negli anni precedenti, gli animali uccisi in Svizzera ai fini della sperimentazione “scientifica” sono in netto aumento. Rispetto al 2009 il numero di animali vittime di questa barbarie è stato incrementato del 7,9% (ovvero: 55.571 esemplari in più rinchiusi nei laboratori).
I numeri sono agghiaccianti: sarebbero 311.215 gli animali utilizzati nel solo campo industriale (per un valore pari ai due quinti del totale) e 275.256 sarebbero quelli vivisezionati per scopi didattici o di ricerca nei campi universatario e ospedaliero. Il totale è di 761.675 individui massacrati. In appena 12 mesi.
Unica variazione sostanziale rispetto all’anno precedente è la riduzione del numero degli esperimenti più atroci (quelli contrassegnati da un livello di gravità 3 rei di causare maggiore sofferenze alle cavie) che sarebbero diminuiti del 14,1 %.
Quanto alle caratteristiche degli animali utilizzati, il 74 % erano (il ricorso all’imperfetto è d’obbligo) roditori (tra topi, ratti, criceti e porcellini d’India). I volatili, per lo più polli, costituivano il 16 % delle cavie totali e servivano per portare avanti esprimenti sull’alimentazione, studi sulla corretta detenzione degli animali e sulla produzione intensiva. Il resto comprendeva pesci, animali domestici e da reddito, conigli, anfibi, primati e altri mammiferi provenienti, quasi in parti uguali, da aziende d’allevameno svizzere o di importazione

martedì 5 luglio 2011

EDUCARE INVECE DI GIUSTIZIARE

Questo post l'ho rubacchiato alla mia amica Lara,di" Estate incantata",per sottolineare l'importanza che nella vita è meglio la prevenzione che la repressione,l'educazione,piuttosto che la punizione.Lo slogan "EDUCARE invece di GIUSTIZIARE" rende molto bene l'idea.


Il controllo dei contenuti online: Educare invece che “Giustiziare”

un'altro disastro nell' ambiente

tratto da ecoo

La marea nera spaventa di nuovo gli USA: il Montana rischia il disastro ambientale

marea nera montana
Gli USA tornano ad aver paura della marea nera. Stavolta a subire il problema ambientale non è il Lousiana ma il Montana, dove la rottura di un oleodotto della ExxonMobil ha causato la fuoriuscita di migliaia di litri di petrolio nello Yellowstone River.L’oleodotto incriminato viene utilizzato dall’azienda americana per spostare il greggio dal Wyoming e dal Canada al Billing, per essere poi lavorato in 3 diverse raffinerie. Per il momento non si conoscono le cause del danno, ma si presume che siano state le violente e copiose piogge a provocare l’anomalia. Per il momento si sa che la macchia d’olio copre una superficie di 10mila mq d’acqua, pronta a confluire nel Missouri nei prossimi giorni.

incendio centrale nucleare in francia

centrale_tricastin

tratto da greenme

Nucleare, incidente in Francia: incendio alla centrale di Tricastin

Meno di 300 km in linea d'aria separano la città di Torino dai comuni di Saint-Paul-Trois-ChâteauxPierrelatteBollèneLapalud. Questi ultimi si trovano nella Regione del Rodano-Alpi, in Francia, e ospitano ciascuno uno porzione di quell'enorme complesso chiamato centrale nucleare di Tricastin, dal nome dell'omonima vecchia regione storica e naturale nel sud del paese. Qui, meno di 72 ore fa, una densa nube di fumo si è alzata da uno degli edifici a seguito di un'improvvisa e inaspettata esplosione. Le autorità del Dipartimento di Drome hanno fatto sapere subito che si trattava di un trasformatore elettrico esterno ai 4 reattore nucleari attivi, ma se ora la situazione è sotto controllo, la paura di chi abita nella zona lo è decisamente meno.Non si tratta solo di affacciarsi alla finestra e vedere una colonna di fumo alzarsi da una centrale nucleare, a pochi mesi di distanza da un disastro – quello di Fukushima – pari solo al precedente di Cernobyl. Il fatto è che la centrale nucleare di Tricastin non è nuova a questo tipo di incidenti. Appena tre anni fa si è infatti verificata una perdita di 30 metri cubi di una soluzione d'uranio, che ha finito per contaminare i fiumi limitrofi La GaffièreAuzon. Inoltre, Electricité de France (Edf), compagnia nazionale che gestisce il sito e che insieme ad Enel doveva costruire e gestire anche le centrali nucleari in Italia, non è certo famosa per il suo comportamento corretto.
 Nel 2009, ad esempio, la fedina penale dell'EDF fu macchiata da un'audace inchiesta giornalistica della tv Arté, che denunciava lo stoccaggio illegale di scorie nucleari in Siberia. E lo stesso sito di Tricastin era stato sottoposto a verifica nei giorni scorsi, verifica alla quale ha fatto seguito la richiesta di “adottare nuovi requisiti di sicurezza soprattutto per quanto riguarda la reazione aincendi di lunga durata". Ormai però i giochi sono fatti: l'attività dei reattori è stata confermata per altri 10 anni. A noi che abbiamo la fortuna di non assistere di persona a colonne di fumo che si alzano da un reattore, non resta che sperare nei nuovi standard di sicurezza europei.

lunedì 4 luglio 2011

l'orso saluta in segno di vittoria

tratto da ecoo

Carne di orso addio: i NAS bloccano il banchetto della Lega Nord!

carne orso lega
Niente più carne di orso al banchetto della Lega Nord sulle montagne trentine! Come vi raccontavamo l’altro ieri il presidente leghista della Regione Trentino, Maurizio Fugatti, ha proposto ai seguaci del partito un ritrovo con tanto di buffet a base di carne di orso per protestare simbolicamente contro l’insediamento dei plantigradi sul territorio. Ma i NAS hanno rovinato la festa al politico, dal momento che è stata bloccata la vendita della carne incriminata.L’unico requisito che avrebbe permesso al presidente leghista di poter offrire ai suoi commensali un po’ di (orribile) spezzatino o braciola di orso, sarebbe stato quello di presentare una regolare certificazione che avrebbe attestato una provenienza non italiana della stessa carne (per la precisione, era stata dichiarata come slovena). Dato che, fortunatamente per tutti gli amanti degli animali, il politico non è stato in grado di fornire.Enzo Erminio Boso, senatore e parlamentare europeo, ha dovuto così spiegare ai suoi 200 ospiti le ragioni per cui non è stato possibile presentare il ricco menù a base di carne di orso. Dispiacere suo, ma grande gioia per tutti gli animalisti italiani!

sabato 2 luglio 2011

non abbandoniamo gli animali!

tratto da ecoo

Le vacanze d’estate portano all’abbandono degli animali: al via Io l’ho visto

Le vacanze d’estate spesso inducono all’abbandono degli animali. Per questo motivo è stata messa a punto “Io l’ho visto“, un’iniziativa piuttosto apprezzabile, volta proprio alla tutela degli animali. Si tratta di un progetto voluto dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente, da Prontofido e dalle radio del gruppo Finelco. Il tutto vuole cercare di porre rimedio al girovagare degli animali abbandonati per le strade, evitando che essi rimangano vittime di un destino che gli altri hanno scelto per loro. L’iniziativa dovrebbe avere inizio dal 24 luglio.I dati sulla questione dell’abbandono degli animali domestici sono sconvolgenti. Si calcola che in Italia gli animali abbandonati siano circa 600.000. se andiamo nello specifico, la situazione non sembra per niente promettente, infatti è stato stimato che in Italia viene abbandonato un gatto ogni 9 minuti. Il problema è di enorme portata e dovrebbe essere affrontato con strategie mirate alla protezione degli animali. Il tutto risulta difficile da coordinare, in ogni caso i singoli progetti possono costituire un buon punto di partenza.Aderendo all’iniziativa “Io l’ho visto”, si può inviare un sms al numero 3341051030 e in questo modo potrà segnalare la presenza di cani o di altri animali nelle autostrade, in modo che vengano adottate tutte le misure necessarie a salvare i nostri amici a quattro zampe.Di recente, proprio in tema di protezione degli animali, c’è stata una giusta sentenza della Cassazione contro l’abbandono. Tuttavia le leggi da sole non bastano, perché occorrono l’impegno e il senso di responsabilità collettivi.