giovedì 19 maggio 2011

che emozione!una webcam sulla vetta del mondo

vi troverete veramente sull'everest cliccandoci sopra

tratto da eco

La webcam del CNR sull'Everest

 
everest-cnr
La prima webcam sull’Everest è “italiana”. La Spedizione Share Everest 2011 del Comitato EvK2Cnr ha installato una nuova webcam sulla cima di Kala Patthar a 5600 metri di quota. La prima telecamera piazzata sulla montagna più alta del mondo offrirà immagini della vetta visibili a tutti, in tempo reale, in alta risoluzione con un aggiornamento ogni 5 minuti, visibilità permettendo. Nell’inquadratura sono compresi la cima dell’Everest (8.848 metri di quota) e quella del Lhotse (8.513), terza cima al mondo per altezza.L’installazione è stata possibile grazie ai tecnici del Comitato EvK2Cnr guidati da Giampietro Verza che non nasconde la sua soddisfazione:
"Stavamo lavorando a questa operazione da mesi, con difficoltà di connettività per superare le quali abbiamo dovuto attivare più ponti e ripetitori da Kala Patthar al Laboratorio Piramide. Le abbiamo risolte grazie a giorni di montaggi di quadri e test, nonostante il brutto tempo e i virus: un bel lavoro di gruppo con il nostro staff nepalese, che ha lavorato con passione, conscio di fare una cosa importante per il loro paese".
La webcam, la più alta del mondo, dista soltanto 11 km dall’Everest e dalla sua postazione vengono raccolti e trasmessi anche dati meteorologici poi elaborati dall’Isac-Cnr di Bologna. Questa operazione è un soltanto un tassello dell’operazione Share Everest che si prefigge l’obiettivo di rimettere in funzione la stazione meteorologica più alta del mondo piazzata sugli 8000 metri del colle sud dell’Everest grazie al lavoro degli alpinisti Daniele Nardi e Daniele Bernasconi.

fantastico gioco di blog

Eccentric Confused Cool Blog...fantastico gioco di blog

Vi propongo un simpatico gioco fra blogger che mi è stato proposto dalla mia amica Sara di ...tutto il resto è vita .E' un bel regalo,un modo simpatico per legare e  conoscersi.

Ecco le nuove regole da seguire.

1.                 Andate su Wikipedia e selezionate "Una voce a caso". Non importa cosa compare, quella sarà la voce del vostro premio.
2.                 Leggete la pagina (non necessariamente da cima a fondo) che vi è capitata sotto mano e così, banalmente, copiate le informazioni nel post che creerete per il premio. Il post dovrà contenere insomma una sorta di "Lo sapevate che...?" della pagina che a caso avete trovato su wikipedia. Non barate, non vale cliccare due volte sul link. 
3.                 Al fondo del post spremete le meningi e cercate di ricordare se con quella pagina avete qualcosa a che fare. Aneddoti, ricordi, storie, fantasie, curiosità, qualsiasi cosa.
4.                 Girate il premio a 5 dei vostri blog preferiti. E' concesso uno scarto di +-1 blog. (ovvero minimo 4 massimo 6, ma meglio 5.).
                 A me è capitato...

  Locomotiva elettrica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Lo sapevate che la...

La locomotiva elettrica è una macchina atta a trainare veicoli per trasporto di merci o di viaggiatori su linea ferrata che utilizza l'energia elettrica per alimentare i propri motori.
I primi esperimenti per applicare la forza motrice dell'energia elettrica ad una macchina per traino di veicoli risalgono alla metà degli anni cinquanta del XIX secolo. Lo scozzese Robert Davidson di Aberdeen aveva costruita una locomotiva alimentata a batteria, chiamata Galvani, che venne esposta alla Royal Scottish Society of Arts Exhibition nel 1841. Provata l'anno successivo sulla ferrovia Edimburgo-Glasgow mostrò tuttavia i suoi limiti dovuti proprio alla scarsa autonomia di marcia.[1]
La prima locomotiva elettrica, che risale al 1879 ed era a corrente continua ma alimentata tramite la rotaia, si deve a Werner von Siemens che a Berlino presentò un trenino composto da locomotiva e tre veicoli per passeggeri che nel corso di 4 mesi trasportò circa 90.000 persone su un percorso circolare di circa 300 m alla velocità massima di 13 km/h [2]; la locomotiva montava un motore elettrico a corrente continua della potenza di 2,2 kW; la corrente era prelevata da una terza rotaia centrale ed era generata da una apposita piccola centrale a dinamo. Il successo dell'esperimento portò, nel 1881, alla costruzione della prima linea tranviaria elettrica a Lichterfelde presso Berlino; il costruttore incaricato fu proprio Werner von Siemens che, negli stessi anni tramite la società Siemens & Halske, fornì locomotive analoghe a quella di Berlino anche per la miniera di Zaukeroda, in Bassa Sassonia, e per il trasporto di carri di carbone nell'impianto industriale di Cottbus[3].
I primi sviluppi del nuovo tipo di trazione furono quindi soprattutto nel settore tranviario e per l'esercizio su ferrovie di piccola estensione in quanto le difficoltà costruttive dovute all'isolamento dei conduttori e delle apparecchiature elettriche impedivano l'uso di tensioni elevate e pertanto di potenze considerevoli. In Gran Bretagna la prima ferrovia elettrica nacque a Brighton nel 1883. Negli Stati Uniti furono gli esperimenti di Frank J. Sprague a portare alle prime linee tranviarie elettriche della Richmond Union Passenger Railwaynegli anni seguenti.
La prima locomotiva ferroviaria vera e propria, in grado di sostituire pienamente quella a vapore, fu quella a corrente alternata trifase, a 3600 volt e a 15 Hz, e vide la nascita, nel 1902 in Italia, sulla linea della Valtellina la cui locomotiva E.34 rappresenta il primo vero e proprio esempio di motrice da treno a livello mondiale[4]. Venne costruita per conto della Rete Adriatica dalle Officine di costruzioni ferroviarie ungheresi Ganz (per la parte elettrica) e dalla Reale Fabbrica di Macchine di Stato Ungherese (per la parte meccanica), allora tra le poche e più avanzate fabbriche del mondo nel settore elettrico ferroviario su progetto del geniale ingegnere ungherese Kalman Kando.
Tuttavia nei primi tempi e nei primi decenni del secolo XX si ricorreva alle locomotive elettriche essenzialmente nei casi più gravosi per l'esercizio come le tratte con lunghe gallerie e con forti rampe dove la trazione a vapore presentava i suoi più forti limiti. Le prime locomotive elettriche a corrente continua a 3.000 volt nacquero intorno al 1915 negli Stati Uniti con linea aerea elettrica e dispositivi di captazione mentre in Italia la prima locomotiva elettrica entrò in servizio il 6 ottobre 1920[5], a 4.000 volt, sulla ferrovia Torino-Ceres [6].
Nei primi decenni del secolo scorso avvenne anche la scelta, stato per stato, del sistema di alimentazione: mentre in Italia ci si orientò inizialmente sulla trifase a 3.600 volt a bassa frequenza (16,7 Hz) (e solo alle soglie del secondo conflitto mondiale si esperimentò con successo ma senza seguito la 10.000 volt a 45 Hz) e dal 1928 si passò alla corrente continua a 3.000 volt, gli altri paesi d'Europa si divisero tra i 1.500 volt e corrente continua della Francia e i 15.000 volt e corrente alternata monofase a 16,7 Hz di Svizzera, Germania e Austria. Gli Stati Uniti elettrificarono poche linee dividendosi tra la continua a 3000 V e l'alternata monofase a 15 kV. Già negli anni sessanta in Francia si è deciso il passaggio all'alternata monofase a 25.000 volt a frequenza industriale 50 Hz e questo sembra l'orientamento generale di tutte le nuove linee europee ad alta velocità compresa l'Italia.

Locomotiva elettrica E.626, a corrente continua, delle Ferrovie dello Stato italiane
Tale decisione tuttavia ha creato una serie di problemi di circolabilità delle macchine anche all'interno delle stesse reti nazionali complicando la costruzione delle locomotive per renderle atte a circolare sia sulle linee tradizionali, a corrente continua, a 1.500 o 3.000 volt, che su quelle a corrente alternata (anch'esse differenti in tensione e frequenza tra stato e stato). Sono nate quindi le locomotive bicorrente con trasformatori e raddrizzatori a bordo in grado di circolare anche su linee ad alta tensione monofase. L'avvento dell'elettronica di potenza ha migliorato tecnicamente la situazione con la possibilità di costruire locomotive universali cioè politensione, policorrente e polifrequenza, quindi completamente interoperabili, in grado di circolare su linee alimentate a corrente continua a 1.500 e a 3.000 volt, a corrente alternata a 11 e a 25 kV e a frequenze di 16,7 e 45-50 Hz.
Beh,che dire...la locomotiva mi fa venire in mente la parte di storia che sta facendo in questo momento mio figlio.Fa la seconda media e sta studiando il Risorgimento, e quindi la parte che riguarda la rivoluzione industriale e le nuove scoperte.Fra queste scoperte c'è proprio la locomotiva,chiaramente non elettrica,ma a vapore.Ricordi attinenti la locomotiva sono quelli legati ai films d'epoca,come quelli muti in bianco e nero. Ricordo che mi facevo delle gran risate,quando il treno partiva dalla stazione,affumicando tutti i presenti.
Ora giro il gioco-regalo ad atri amici:
I am di essereniente
Lara di Estate incantata
Sandra di Lasandramacca
Ele di emozioni in un click
Marilena di Anicestellata