giovedì 29 dicembre 2011

terrore per gli animali

Vietati i botti di Capodanno in 830 comuni: spaventano gli animali. Si unisce anche Bari

 
No ai botti in 830 comuni italiani
    Update:
    Ho appena letto sulla pagina Fb di Michele Emiliano sindaco di Bari che:
    A furor di popolo (qui sono decine e decine le sollecitazioni) ho deciso di adottare l’ordinanza che vieta i botti di Capodanno al fine di tutelare la sicurezza delle persone e di altri esseri viventi. Domattina firmerò il provvedimento. E’ chiaro che si tratta di un inizio e che i risultati probabilmente non saranno decisivi. Ma è evidente che Bari deve e può fare questo ulteriore salto di civiltà.
Secondo l’AIDAA, Associazione Italiana in difesa di Animali e Ambiente, sono attualmente 830 i Comuni della Penisola in cui già è in atto il divieto di sparare botti a Capodanno. L’Associazione peraltro annuncia che dal 30 dicembre la lista di queste amministrazioni sensibili sarà pubblicata on line e che le adesioni potrebbero salire a 1200.
Tra i comuni più grandi ad aver adottato l’ordinanza anti-botti e a protezione degli animali ci sono Torino e Venezia . La LAV, come ogni anno lancia il decalogo per proteggere gli animali domestici dalla paura dei botti:
  • Non lasciate che i cani affrontino in solitudine le loro paure e togliete ogni oggetto contro il quale, sbattendo, potrebbero procurarsi ferite;
  • evitate di lasciarli all’aperto: la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, il primo dei quali è la fuga.
  • non teneteli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi;
  • se li tenete fuori consentitegli di trascorrere in casa questa sera;
  • non lasciateli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto;
  • dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito);
  • se si nascondono in un luogo della casa, lasciateli tranquilli: considerano sicuro il loro rifugio;
  • cercate di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o TV;
  • prestate attenzione anche agli animali in gabbia e non teneteli sui balconi;
  • nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia ed evitare i rimedi fai da te;
  • se l’animale scompare presentate subito una denuncia di smarrimento, e seguite questi consigli
  • FONTE

giovedì 24 novembre 2011

per un governo trasparente...

Clicca qui

dopo il maltrattamento,le cure per Jerry

 

Per il cane Jerry sepolto vivo sono arrivate molte richieste di adozione

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  • EmaLa storia del cane Jerry sepolto vivo ha commosso tutti. La vicenda si è svolta a Desenzano del Garda, dove lo sfortunato animale era stato gettato sotto un cumulo di macerie dal suo padrone, che ha raccontato che lo credeva morto, anche se la sua posizione è ancora oggetto di indagini da parte dei magistrati. Il cane era stato salvato dai vigili, che si sono attivati in seguito a delle segnalazioni delle persone che avevano sentito i guaiti del povero animale. Adesso per Jerry sono arrivate molte richieste di adozione.
A dire la verità già da subito c’è stata una grande mobilitazione per aiutare Jerry, ma adesso, fra le disponibilità per l’affidamento, cominciano ad arrivare anche alcune opportunità curiose. Anche Rosita Celentano ad esempio vorrebbe prendere in adozione il cane, che adesso è stato portato nel canile di Desenzano.
Mavis Lorenzon, volontaria dell’associazione Compagni di Strada, ha fatto notare:
“Adesso per noi l’importante è regalargli un po’ di tranquillità fino all’affido. Affido che deve essere responsabile viste le precarie condizioni dell’animale: niente chiasso quindi e persone disposte a seguirlo sia dal punto di vista sanitario sia da quello emotivo.”
La lista è lunga e il cane sepolto vivo e salvato dopo 48 ore senza dubbio, dopo la crudeltà, avrà modo di sperimentare anche la solidarietà di cui sono capaci gli esseri umani.
Non resta che scegliere la famiglia giusta per Jerry, capace di donargli un po’ di affetto. La storia in questo modo avrà la conclusione che si merita, rimediando alla poca sensibilità che induce a volte ai maltrattamenti degli animali.
FONTE

venerdì 18 novembre 2011

E-CAT si può acquistare

Fra dubbi e scommesse,il progetto E-CAT è decollato e l'apparecchio,in grado di produrre energia autoalimentandosi,è adesso in vendita,prenotandolo online qui .Qui sotto un'intervista al prof.Focardi che chiarisce ogni dubbio sulle capacità di fusione fredda dell'E-CAT

 

Fusione fredda: l'E-cat è il futuro dell'energia. Intervista esclusiva al prof. Sergio Focardi

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sergio_focardi
Troppi sono ancora i dubbi che si rincorrono riguardo all'E-Cat, il famoso catalizzatore testato negli ultimi mesi e realizzato dall'ingegner Andrea Rossi e dal Professore Emerito dell'Università di Bologna, Sergio Focardi. Ed è  proprio a lui, abbiamo voluto porre le nostre domande, cercando di capire e di carpirgli qualche notizia in più sulla macchina che potrebbe rivoluzionare le sorti dell'energia, puntando soprattutto verso una nuova forma di energia pulita, quella appunto realizzata grazie alla fusione fredda.
E la nostra scelta è ricaduta sul Professor Focardi perché, a nostro avviso, grazie alla sua pluriennale esperienza nel settore e alla sua autorevolezza, è la persona che può aiutarci a comprendere realmente cosa cela l'E-Cat. Ecco cosa ci ha raccontato nell'intervista esclusiva realizzata in collaborazione con NextMe.it.
GM: Lei e l’ing. Rossi potreste avere in mano la salvezza per i problemi energetici mondiali, ma ancora il meccanismo di cosa realmente porterebbe alla produzione di energia, con una spesa di molto inferiore alle reazioni nucleari classiche, non è stato resto noto. Pur comprendendo le ovvie problematiche riguardanti il brevetto, quali reali evidenze che l’invenzione funzioni potreste portare? O meglio, quali evidenze che sia una vera reazione nucleare ci sono, vista l’impossibilità di rivelare la reazione nei suoi dettagli? E’ una reale fusione nucleare? E se sì, di quali nuclei?
SF: : Il meccanismo che da origine al processo è una reazione di fusione nucleare (fra un nucleo di nichel e un nucleo di idrogeno). Possiamo arrivare a questa conclusione per i seguenti motivi:
1) i componenti che danno origine al processo sono nichel e idrogeno;
2) nella reazione si produce rame il cui nucleo si ottiene aggiungendo un protone (nucleo dell’idrogeno) al nucleo di nichel;
3) la quantità di energia che si libera nel processo è assai più elevata della energia delle reazioni chimiche e richiede che sia avvenuto un processo nucleare;
4) durante il processo, il sistema emette raggi gamma (schermabili con piccoli spessori di piombo) che sono la firma di un processo nucleare
Quando e da cosa è nata la collaborazione con Andrea Rossi? Quali sono i ruoli all’interno della vostra collaborazione? La primogenitura del progetto?:
SF: Avevo già lavorato in questo campo di ricerca nel passato, in una collaborazione tra il mio gruppo di ricerca dell’Università di Bologna e un gruppo di ricerca dell’Università di Siena diretto dal Prof. Francesco Piantelli. All’ing. Rossi, che era interessato a trovare un collaboratore per operare in questo campo, fu fatto il mio nome.
Spesso si parla dell’E-Cat come dell’idea esclusiva di Andrea Rossi. È stato davvero così? In che modo ciascuno di voi ha contribuito alla realizzazione di quella che sembra essere la macchina che potrebbe dar luogo al “miracolo energetico”?
SF: Abbiamo lavorato in stretta collaborazione: ognuno di noi ha messo in gioco le proprie competenze. Se volessimo trovare ad ogni costo una differenziazione fra i nostri operati potremmo concludere che Rossi ha progettato e realizzato gli E-cat, io ho dato l’interpretazione di fusione nucleare del fenomeno, insieme abbiamo progettato e realizzato i primi esperimenti che hanno dato conferma delle nostre idee. Tutti i prototipi sperimentali sono stati realizzati dall’ing. Rossi che disponeva anche dei tecnici per la realizzazione dei progetti e degli spazi per la sperimentazione degli apparati.
Siete in grado di quantificare, almeno orientativamente, il risparmio energetico che questa tecnologia consentirebbe di fornire, in termini di consumi medi? Quale tipo di realtà è in grado di alimentare in modo efficiente l’attuale macchinario? Sono previsti eventualmente degli updates?
SF: Come risposto alla prima domanda, il sistema per funzionare richiede nichel e idrogeno; entrambi possono essere prodotti o ottenuti in quantità illimitate. Infatti, il nucleo della Terra e’ costituito da nichel e ferro; l’idrogeno si può ottenere per elettrolisi dall’acqua che pure esiste sul pianeta Terra in quantità illimitate.
L’invenzione consentirebbe di produrre energia non solo a basso costo, ma anche in modo pulito rispetto alle attuali risorse: ci può spiegare, per quanto Le è possibile, il reale impatto ambientale e quindi il vantaggio netto a livello ecologico? Risolverebbe davvero il problema delle emissioni?
SF: Certamente! Non c’è produzione di inquinanti di alcun genere. I raggi gamma che vengono emessi durante il processo sono assorbiti da piccoli spessori di piombo che, oltre a funzionare da scudo protettivo, catturano anche l’energia dei raggi gamma, trasformandola in calore.
Attualmente l'E-cat è canalizzato essenzialmente alla produzione di calore. Deriva dai bisogni del cliente? Quanto tempo prima che si passi alla produzione di energia elettrica?
SF: Bisognerà aggiungere un convertitore di energia che trasformi il calore in energia elettrica. Questa potrà essere utilizzata per qualsiasi applicazione.
Quanto costerà alle aziende e alla famiglie dotarsi di un Energy catalyzer? Sarà davvero sicuro tenerlo in casa?
SF: Non ci sono rischi, purché si risolva il problema del rifornimento di idrogeno in modo da evitare la presenza nelle abitazioni di una bombola di idrogeno. Sull’eventuale costo non so pronunciarmi; esso dipenderà, oltre al costo dei materiali e a quello della costruzione del singolo E-cat anche dal numero dei costruttori che avranno acquisito il diritto allo sfruttamento commerciale.
L'E-cat potrebbe davvero affrancarci dalle logiche delle lobby del petrolio? E' per questo motivo che vi state rivolgendo essenzialmente a clienti privati? L'ing. Rossi ha parlato di una guerra, di persone che in qualche modo non gradiscono, da qui la spiegazione di trincerarsi dietro al silenzio. Secondo Lei perché?
SF: Secondo me non esistono grossi problemi di conflitti con le imprese fornitrici di altri tipi di combustibili. Non va dimenticato che secondo stime attendibili, le riserve mondiali di petrolio, gas e carbone saranno esaurite nel giro di 150 anni. La nostra diventerà una quarta forma la cui esistenza allungherà anche il periodo di durata delle altre. Inoltre questa forma di energia avrà durata illimitata nel tempo
Se dovesse trovare un difetto o un lato negativo alla vostra invenzione, quale sarebbe? E quale il suo punto di forza?
SF: Non riesco a trovare difetti o lati negativi della nostra invenzione
Sulla fusione fredda si è detto tanto. Come definirebbe l’invenzione realizzata da Lei e dal suo collega Rossi? E pensa che potrebbe davvero risolvere, a lungo termine, il problema dell’energia sul pianeta?
SF: Si è detto tanto ma finora ci si è limitati a consumare quella disponibile. Come ho già scritto rispondendo a una delle ultime domande, abbiamo risolto il problema dell’energia per gli abitanti della Terra!
Nel prossimo futuro, quali saranno i passi verso una reale sperimentazione sul campo? Dopo l’esperimento del 28 Ottobre si sono fatti avanti potenziali acquirenti?
SF: Non sono a conoscenza della cosa
Secondo Lei, oltre all'E-Cat, quali saranno in futuro le alternative alla produzione di energia dalle fonti fossili?
SF: Non ne intravedo, ma non sono particolarmente competente in questo settore
Come immagina il futuro dell’E-Cat? Quali saranno i futuri step per la diffusione dell'E-cat? Quando lo potremo vedere nelle nostre case?
SF: Stando alle numerose domande di questo tipo che mi sono state rivolte da amici e conoscenti, posso immaginare un futuro denso di successi!
E noi non possiamo che auguraglielo ed augurarcelo, perché, se davvero tutto funzionasse come sostengono Rossi e Focardi, uno dei grossi problemi per l'Ambiente sarebbe vicino alla sua risoluzione.

domenica 13 novembre 2011

notizie utili col cellulare


Il cellulare,credo che sia l'apparecchio più utilizzato in assoluto,ma forse non tutti sanno che,oltre a essere usato per comunicare,può fare anche delle altre cose molto utili...


PRIMO – Emergenza
Il numero di emergenza per il cellulare è il 112 in tutto il mondo. Se ti trovi fuori dalla zona di copertura della rete mobile e c’è un'emergenza, componi il 112 e il cellulare cercherà qualsiasi rete esistente per stabilire il numero di emergenza per te; è interessante sapere che questo numero 112 può essere chiamato anche se la tastiera è bloccata. Provalo.

SECONDO - Hai chiuso le chiavi in
macchina?
La tua auto ha l’apertura/chiusura con telecomando? Questa funzionalità può risultare utile un giorno. Una buona ragione per avere un telefono cellulare: se chiudi le chiavi in auto e quelle di ricambio sono a casa, chiama qualcuno a casa sul cellulare dal tuo cellulare. Tenendo il tuo cellulare a circa 30 cm. dalla portiera, dì alla persona a casa di premere il pulsante di sblocco, tenendolo vicino al suo cellulare. La tua auto si aprirà. Così si evita che qualcuno debba portarti le chiavi. La distanza è ininfluente. Potresti essere a centinaia di km. e se è possibile raggiungere qualcuno che ha l'altro telecomando per la tua auto, è possibile sbloccare le porte (o il baule).
N.d.r.: funziona benissimo! Lo abbiamo provato e abbiamo aperto l’auto con un cellulare!

TERZO – Riserva nascosta della batteria
Immagina che la batteria del telefono sia molto bassa. Per attivare, premere i tasti *3370#
Il cellulare ripartirà con questa riserva e il display visualizzerà un aumento del 50% in batteria. Questa riserva sarà ripristinata alla prossima ricarica del tuo cellulare.

QUARTO - Come disattivare un telefono cellulare RUBATO?
Per controllare il numero di serie (Imei) del tuo cellulare, digita i caratteri *#06#
Un codice di 15 cifre apparirà sullo schermo. Questo numero è solo del tuo portatile. Annotalo e conservarlo in un luogo sicuro. Quando il telefono venisse rubato, è possibile telefonare al provider della rete e dare questo codice. Saranno quindi in grado di bloccare il tuo telefono e quindi, anche se il ladro cambia la scheda SIM, il telefono sarà totalmente inutile.  Probabilmente non recupererai il tuo telefono, ma almeno si sa che chi ha rubato non può né usarlo né venderlo. Se tutti lo facessero, non ci sarebbe motivo di rubare telefoni cellulari.

ATM - inversione numero PIN (buono a sapersi!)
Se dovessi mai essere costretto da un rapinatore a ritirare soldi da un bancomat, è possibile avvisare la polizia inserendo il PIN# in senso inverso. Per esempio, se il tuo numero di pin è 1234, dovresti digitare 4321. Il sistema ATM riconosce che il codice PIN è stato invertito rispetto alla carta bancomat inserita nella postazione ATM. La macchina ti darà il denaro richiesto, ma la polizia – all’insaputa del ladro – sarà mandata immediatamente alla postazione ATM.
Questa informazione è stata recentemente trasmessa su CTV da Crime Stoppers, tuttavia è raramente usata perché la gente semplicemente non la conosce.
Si prega di divulgare a tutti questo avvertimento.

Questo è il tipo di informazioni che la gente non pensa di ricevere, perciò trasmettila ai tuoi familiari e amici.

giovedì 10 novembre 2011

via l'iva sui rifiuti


ATTENZIONE. La Corte Costituzionale  ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l'IVA su un importo dove non doveva essere applicata in quanto appunto "tassa".
Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi; inoltre controllando sul sito "Federconsumatori" si evince che chi richiede............... il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente ma arriverà) bloccherà di fatto l'iva sulle prossime fatture. Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita solo in Italia , gente come anziani o fasce inferiori che non conoscono i loro diritti non ne usufruiscono "in automatico", ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta.

Fate girare comunque tale comunicazione perché, come spesso avviene, i mezzi di comunicazione non ne parlano sufficientemente...

mercoledì 9 novembre 2011

Disumano o umano ?

Una troupe di "striscia la notizia"ha chiesto di poter entrare,ma il permesso gli è stato negato.Guarda anche il video QUI

Green Hill: "il miglior allevamento del mondo", ma Striscia la Notizia non può entrare


green_hill
E' passato un anno e mezzo dall'inizio della vicenda e 9 mesi dalla prima volta in cui Striscia la Notizia andò a documentare la tremenda situazione del canile lager Green Hill, a Montichiari, in provincia di Brescia. Un canile in cui, come ormai (purtroppo) ben sappiamo, vengono allevati ben 2500 beagle in condizioni disumane per poi essere spediti ogni mese nei laboratori di tutto il mondo, dove vengono vivisezionati per esperimenti scientifici, subendo atroci torture che dopo lunga sofferenza li portano alla morte.
L'intento dell'inviato di Striscia Edoardo Stoppa era quello di poter entrare all'interno del canile e parlare con i responsabili di questo scempio, denunciato da poco alla Procura della Repubblica, al Comando dei Carabinieri e ai Nas anche dal ministro Brambilla. La richiesta era quella di ascoltare la versione di chi gestisce questo vero e proprio lager e di poter vedere – e filmare – le condizioni di vita di quei poveri animali.
Ma niente. I vari appuntamenti promessi durante questi mesi non si sono mai verifcati e sono sempre stati cancellati qualche giorno prima con scuse ridicole e irrisorie. Fino a quello preventivato per ieri, alle ore 15 e, ovviamente, annullato. Ma Stoppa non si è lasciato fermare da una mail ed è andato di persona al canile, per cercare quantomeno di parlare con qualcuno, per l'ennesima volta.
E qualcuno gli ha aperto, o meglio, si è avvicinato alla rete di recinzione: una signora che parlava solo lingua inglese e che ha smentito qualsiasi tipo di affermazione dell'inviato, accusandolo di avere mandato in onda immagini false e arrivando ad affermare che quello di Green Hill è "il migliore allevamento del mondo".
La donna ha smentito anche l'esistenza di un'istanza di chiusura (nonostante le venisse sventolata davanti dall'ormai incredulo Stoppa) a carico del canile, istanza dovuta ad un illecito amministrativo riguardante i registri di carico e scarico. Niente a che fare con il maltrattamento degli animali, dunque, ma un procedimento che, comunque, non permette a Green Hill di rimanere aperto. Ma allora come mai, ci chiediamo, questo luogo infernale continua a rimanere aperto? Perché l'amministrazione comunale che ha rilasciato la licenza non prende adeguati provvedimenti in merito?
Ovviamente nessuna risposta a riguardo, dato che il sindaco di Montichiari Elena Zanola non si è finora pronunciata in alcun modo sull'esistenza di questa istanza di chiusura. Nel frattempo continua la lotta portata avanti dal Coordinamento Fermare Green Hill, che ha già programmato una nuova manifestazione per il 19 novembre, con l'intento di radunare molta più gente dello scorso anno. Intento che noi di greenMe.it condividiamo appieno, perché ci pare impossibile che una situazione del genere non venga in qualche modo sbloccata e che si continui tranquillamente a torturare centinaia di poveri cuccioli senza che nessuno intervenga.
Tutti pronti, quindi, per andare a Montichiari il 19 novembre e far sentire che siamo davvero in tanti a non mollare la presa e a pretendere giustizia per tutti quei 2500 cuccioli di beagle.
Per vedere il video del servizio di ieri di Striscia la Notizia, cliccate qui.

sabato 5 novembre 2011

salvato in estremis

Non ho parole per l'accaduto,sono molto contento per l'esito finale.

Il cane sepolto vivo, dopo 48 ore è salvo

Foto: Jerry, il cane sepolto vivo
La storia del cane Jerry è una storia di crudeltà e maltrattamenti. Come ancora succede in numerosi parti del mondo, gli uomini si rendono protagonisti di torture senza senso. Questa volta le immagini forti arrivano dalla civilissima Desenzano del Garda, e ci dimostrano come, purtroppo, l’ignoranza spesso vada di pari passo con la ferocia.
Jerry, il cane sepolto vivo
Jerry, il cane sepolto vivo
Jerry, il cane sepolto vivo
Jerry, il cane sepolto vivo Jerry è un cane di taglia media, di razza Bretone, salvo grazie alla segnalazione di alcuni passanti, che avevano udito dei guaiti provenire da un cumulo di macerie alto circa mezzo metro. Si lamentava Jerry, cercava aiuto. E per fortuna l’ha trovato.
I vigili, allertati da alcune telefonate che indicavano strani lamenti provenienti da un cumulo di legnetti e calcinacci, si sono recati in campagna, a Desenzano del Garda, e a a primo impatto non hanno notato nulla di strano. Solo dopo un pò, hanno sentito dei flebili guaiti. Hanno iniziato a scavare e si sono trovati di fronte una scena raccapricciante: il piccolo Jerry, sepolto vivo, completamente disidratato, e con gli occhi bendati. Ma per fortuna ancora vivo.
Lo hanno soccorso subito, lo hanno fatto bere e lo hanno affidato a degli specialisti. Per 48 ore Jerry è sopravvissuto, sopravvisuto alla crudeltà di un uomo, il padrone, a cui magari sarebbe ancora riconoscente, a cui, nonostante tutto sta sicuramente pensando.
Il padrone è stato subito rintracciato ed è stato deferito all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali.
Jerry guarirà in pochi giorni, e, speriamo, troverà presto una nuova famiglia pronta ad amarlo e fargli dimenticare questa terribile esperienza.
In quanto a cosa auguriamo a questo essere che non merita di essere chiamato uomo, bè, meglio lasciar perdere.
Fonte

lunedì 31 ottobre 2011

Adesso siamo 7.000.000

Nata a Manila la 7 miliardesima bambina del mondo

Pubblicato: lunedì 31 ottobre 2011 da AlterEco
7 miliardesima bambina del mondo
È ufficiale: siamo 7 miliardi. È nata a Manila, nelle Filippine, la 7 miliardesima bambina del mondo. Si chiama Danica May Camacho ed è venuta al mondo due minuti prima della mezzanotte, accolta da una torta con la scritta 7 billion portata dai funzionari delle Nazioni Unite.
Si contende il primato con Nargis, una bambina indiana nata a Uttar Pradesh. Poco conta chi sia nata prima, è un lieto evento oscurato dall’ombra del sovraffollamento del Pianeta. Lo sottolineano le parole del Segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon:
Sette miliardi di persone hanno bisogno di nutrimento. Di energia. Di offerte interessanti in materia di impiego e di istruzione. Di diritti e libertà. La libertà di allevare i propri figli in pace e sicurezza.
FONTE

Green hill deve chiudere

Tutti insieme per far chiudere questo lager. Vedi anche  la pagina di "Io, Farfalle legger@"

La Brambilla denuncia Green Hill per reato di "maltrattamento e danni all'immagine nazionale"

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sit-in-green-hill
Nell’Italia “Animal Friendly” sognata dal Ministro Brambilla l'allevamento-lagher Green hill di Montichiari, che produce beagle da inviare ai laboratori di mezza Europa per la multinazionale Marshall Farm, non può trovare spazio. E passa dalle parole ai fatti l'esponente del governo, denunciando questa mattina la struttura alla Procura della Repubblica di Brescia, al Comando nazionale dei Carabinieri Tutela della Salute e al nucleo dei Nas di Brescia.
Così, dopo aver recentemente ottenuto l'approvazione di un emendamento che promuove lo sviluppo di metodi alternativi per superare definitivamente la sperimentazione animale, la Brambilla su Green Hill si spinge oltre e ipotizza il “reato di maltrattamento e danni all'immagine nazionale”.
Oltra alle violazioni della normativa statale e regionale in materia di tutela del benessere degli animali di affezione" e alle violazioni della disciplina igienico sanitaria nonché di quella concernente il decreto legislativo n. 116 del 1992 sulla protezione di animali utilizzati a fini sperimentali, anche al fine di "adottare idonei provvedimenti di natura cautelare", compreso il "sequestro degli animali detenuti nella struttura", “le condizioni, a dir poco insalubri, in cui vivono in chiaro sovraffollamento i Beagle di "Green Hill" – spiega il Ministro, presidente del comitato per la creazione di un'Italia Animal Friendly da lei stessa istituito presso il ministero del Turismo, - costituiscono circostanza che, al di là della sua intrinseca gravità (configurando il maltrattamento di animali, come noto, un reato), produce un gravissimo pregiudizio all'immagine del nostro Paese”.
Il maltrattamento degli animali, anche di quelli allevati per essere destinati alla vivisezione, oltre ad "offendere il sentimento collettivo di amore e rispetto per gli animali ed i loro diritti proprio della grande maggioranza dei cittadini”, trasmette un'immagine del tutto negativa del nostro Paese, “in particolare presso i turisti stranieri, depotenziandone, in modo rilevante, anche l'appeal turistico”. È questo il fulcro della denuncia della Ministra animalista. GreenHill e’ una vergogna per il nostro paese e deve chiudere per sempre!
In attesa del termine dell'iter parlamentare della legge comunitaria , che potrà quindi obbligare la chiusura della Green Hill, vietandone l'attività sul suolo nazionale, e impedirà la nascita di realtà analoghe, il Ministro Brambilla ha interpretato il pensiero di tutti gli italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati. Perché una fabbrica di morte come Green Hill  non può trovare spazio in un grande paese civile quale è l'Italia.

sabato 29 ottobre 2011

E-CAT è decollato

L'E-Cat nell'esperimento di ieri,ha superato la prova a pieni voti.L'inizio di una nuova era energetica potrà finalmente decollare...speriamo che non ci siano intralci burocratici o legati ad altri interessi     Per chiarimenti sull' "E_CAT" vedi anche   QUI

Fusione fredda: l'E-cat da 1 MW supera il test e convince il cliente che rimane misterioso (video)




Andrea_rossi_test_e-cat
Test sull’E-cat da 1 MW riuscito. Cliente misterioso apparentemente soddisfatto. Siamo dunque a un passo dalla svolta? Forse è ancora presto per affermare che la fusione fredda sarà il miracolo energetico del futuro, ma stando alle parole di Andrea Rossi pronunciate a fine esperimento (guarda il video) pare proprio di si.
Basta leggere il report di Daniele Passerini, l’unico blogger che è stato autorizzato ad assistere e che ieri ha fornito aggiornamenti in tempo reale sull'andamento dell'esperimento via Twitter, ma anche i più dettagliati resoconti apparsi su NyTekniKPESN per constatare che l’E-cat funziona.  Anche se, a causa di un problema tecnico, in accordo col cliente staniero, si è deciso di farlo funzionare a metà regime.
Ed è così che Energy Catalyzer con pochi grammi di nichel e idrogeno è riuscito a produrre in 5 ore di funzionamento autosufficiente 2,635 kWh per una potenza media di circa 470 kW.
Rimane invece il mistero sull’identità dell’acquirente straniero rappresentato dall’ingegner Domenico Fioravanti, ma rimasto nell'anonimato: neanche i presenti sono riusciti a carpire informazioni sul grande gruppo industriale che sta per investire sulla fusione fredda di Rossi e Focardi.
A fine esperimento Rossi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti (e selezionati). Data l’esclusiva ad Associated Press e fatti rimanere fuori le truppe del Tg2, per saperne di più vi rimandiamo a questo video e ai resoconti di chi ha potuto assistere al “miracolo”
FONTE

venerdì 28 ottobre 2011

ancora E-cat

Dai che forse ce la facciamo!!!  E' incredibile che questa,che potrebbe essere la scoperta del secolo,lasci nell'indifferenza milioni di persone.Forse molti pensano che si tratti di una bufala e quindi non la prendono nemmeno in considerazione.Ma la prova che è reale,sta nel fatto che l'esperimento è avvenuto tutte le volte che è stato tentato. E allora il problema dove sta? vedi anche qui qui
L'ultimo test dell'E-Cat da 1 MW può essere seguito su Twitter. Ma niente Tv: esclusiva Associated Press



 





E-Cat: il grande giorno è arrivato - Si sta svolgendo in queste ore, a Bologna, il test del catalizzatore di energia di Andrea Rossi alla presenza del misterioso cliente straniero e di un ristretto gruppo di scienziati, giornalisti scientifici e blogger accreditati.
La macchina di Rossi dovrà dimostrare all'acquirente (misteriosissimo, con tanto di giallo sul web) di poter ripetere le prestazioni offerte nei precedenti test. Se ci riuscirà il contratto sarà fatto, altrimenti tutto il progetto E-Cat potrebbe crollare come un castello di carta.
Diretta Twitter - A differenza di quanto inizialmente si era affermato, non c'è alcuna diretta web in streaming dell'evento. A Bologna, però, tra gli eletti c'è anche il blogger Daniele Passerini che sul suo blog 22 passi d'amore ha seguito sin dall'inizio la vicenda E-Cat.
Oggi Passerini sta garantendo quel minimo di "diretta Twitter" (tutti i tweet a questo indirizzo) necessaria a smorzare la tensione di tutti quelli che sono rimasti fuori ad aspettare il verdetto del test.
TG2 Rai non passa - E tra chi è rimasto fuori, sempre secondo Passerini, c'è anche la Rai che ha mandato una troupe del TG2. Rossi, infatti, ha concesso l'esclusiva ad Associated Press e, così, oltre alla rai al momento sono in fila, fuori dalla porta, anche Focus e il New York Times.
Fonte

mercoledì 26 ottobre 2011

un piccolo passo in avanti

Dal 1° Gennaio 2012 le galline,anche se il loro destino è già stato deciso,potranno avere un'esistenza migliore,saranno un po'...meno strette.Non è molto,ma è già qualcosa.

Galline allevate in batteria, UE minaccia sanzioni

 
galline allevate in batteria
Allevare galline in batterie convenzionali sarà vietato dal 1° gennaio 2012. L’addio definitivo a questo barbaro metodo di allevamento, a dir poco penalizzante per il benessere animale, arriva a 13 anni dall’approvazione della direttiva n°74/1999 da parte della Comunità Europea.
La LAV, Lega Antivivisezione, teme che molti allevatori non rispetteranno questa scadenza. Stavolta, però, le infrazioni non resteranno impunite. Il Commissario UE alla Sanità, John Dalli, ha infatti annunciato l’invio di ispettori negli Stati membri che vigileranno sull’osservanza della direttiva per poi comminare eventuali sanzioni qualora gli allevamenti non risultino conformi. Dalli ha sottolineato che malgrado
La decisione politica del divieto sia stata adottata nel 1999, la situazione in certi Stati membri è dichiaratamente insoddisfacente. Le conseguenze per il benessere degli animali e i rischi di distorsioni del mercato sono quindi reali e rischiano di minare la fiducia dei consumatori.
A vigilare ulteriormente sull’osservanza della direttiva in Italia la stessa LAV che annuncia:
Continueremo questa battaglia per cambiare la vita di milioni di galline, proseguendo le azioni di pressione verso i supermercati e le istituzioni affinché sia rispettata questa importante norma e alle galline sia garantito almeno il diritto scritto in una legge.
FONTE

giovedì 20 ottobre 2011

un po' di respiro anche per loro

 

Vivisezione: approvato l'emendamento che vieta la sperimentazione sugli animali domestici

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vivisezione_emendamento
Un Italia animal friendly. Il desiderio del Ministro Brambilla, e non solo, di un Paese più rispettoso nei confronti degli animali pare stia iniziando ad avere basi più concrete. Ieri infatti è stato approvato in commissione Affari Sociali l'emendamento alla legge comunitaria 2011, di recepimento della direttiva del 2010, che dice basta alla vivisezione e alla sperimentazione animale. Nove punti per riassumere il perché della necessità di chiudere con certe pratiche, poco ortodosse.
"Abbiamo corretto i grandi errori della direttiva europea 63/2010 e abbiamo introdotto in maniera importante e definitiva il principio per cui l'utilizzo degli animali, in quanto esseri senzienti e portatori di diritti, deve essere abbandonato in favore dello sviluppo di metodi alternativi in vitro. Questo principio, solo in parte accolto dalla direttiva europea, diventa centrale nella nostra impostazione" ha spiegato Michela Brambilla, il ministro del Turismo nonché presidente del comitato ministeriale per la creazione di un'"Italia Animal Friendly".
Senza ostacolare la ricerca, il nuovo testo approvato dalla Commissione prevede infatti nuove misure in attesa che ulteriori regolamentazioni possano completamente sostituire la sperimentazione sugli animali. In questo modo sarà possibile effettuare test su cani, gatti e primati solo dopo aver ricevuto l'autorizzazione da parte del Ministero della Salute e del Consiglio Superiore di sanità.
Altro punto fondamentale. Gli animali non potranno essere più "utilizzati" per esercitazioni didattiche (eccetto l'alta formazione di medici e veterinari) e per esperimenti bellici.
"La giornata di oggi rappresenta un passaggio fondamentale ed una grande conquista per l'affermazione di una nuova coscienza di tutela e rispetto degli animali e dei loro diritti. Un salto culturale dal quale in futuro nessuno potrà più prescindere" ha commentato il ministro cui fa eco anche l'On.le Michele Scandroglio, relatore in XII Commissione della legge comunitaria 2011: "Abbiamo approvato in dodicesima commissione l'emendamento che vieta l'allevamento degli animali domestici destinati alla vivisezione, una norma di civiltà che incontra il favore del senso comune degli italiani, di tutti e non solo quei venti milioni che vivono con un amico dell'uomo". Adesso però l'emendamento presentato ieri dovrà essere esaminato da numerosi organi parlamentari.
Intanto le associazioni animaliste hanno accolto positivamente la notizia. Questo il commento di Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa: “Mi auguro che il provvedimento varato alla Camera sia confermato anche in Senato e che gli allevamenti alla “Green Hill diventino soltanto un brutto ricordo del passato. Ringrazio tutti i Deputati, tra cui l’onorevole Gabriella Giammanco, che hanno sostenuto e reso possibile il via libera all’emendamento alla Legge Comunitaria, e ringrazio anche il Ministro Brambilla che con la 'Coscienza degli animali' sta contribuendo in maniera attiva a fare dell’Italia un Paese realmente 'animal friendly'. Auspico che nel prossimo futuro si possa chiudere una volta per tutte con la sperimentazione animale e con le pratiche ad essa collegate, tanto crudeli quanto inutili, che sono causa di sofferenze per gli animali.
Positivo anche il commento della LAV che lo considera “un primo importante passo per ribaltare i nefasti effetti della direttiva europea 2010/63 sulla vivisezione che, poco più di un anno fa, aveva visto gran parte della politica italiana schierarsi a favore di un recepimento restrittivo della normativa comunitaria”.
Il desiderio della LAV adesso è uno ossia che "l'emendamento venga difeso anche nei successivi passaggi da parlamentari e Governo" al fine di salvare "la vita a decine di migliaia di animali e finalmente garantire l’implementazione dei metodi alternativi alla sperimentazione animale, a tutto vantaggio di una ricerca utile ed eticamente accettabile".
FONTE

martedì 18 ottobre 2011

come filtrare l'acqua

Ecco un sistema pratico per filtrare l'acqua di casa tua,spendendo poco...

Caraffa filtrante fai-da-te riciclando una bottiglia di plastica

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Bere acqua del rubinetto è una delle prime regole per chi vuole essere buono con la Terra: è conveniente per le tasche, è ecologica perché consente di risparmiare plastica e di abbattere l’inquinamento atmosferico causato dal trasporto, è pulita, perché controllata di più dell'acqua in bottiglia, è sana, perché non contiene batteri, è comoda, visto che una famiglia di tre persone che consuma acqua confenzionata sarebbe costretta a trasportare e sollevare una tonnellata di bottiglie ogni anno.
Ma se volessimo rendere ancor più  gradevole al palato il sapore della nostra fresca acqua del rubinetto, o essere certi che sia filtrata correttamente, ecco una soluzione davvero geniale per realizzare un sistema “casalingo” fai da te per trattare l'acqua. E anche per riciclare in maniera creativa le nostre vecchie bottiglie PET. Si tratta di "Bottlefilter", un’idea di David Rainbird che consente di “cogliere due piccioni con una fava”, unendo il riciclo creativo della plastica e la realizzazione di un semplicissimo sistema domestico di trattamento dell’acqua.
“Bottlefilter” è una sorta di caraffa filtrante fai-da-te e per costruirla serve davvero poco materiale e altrettanto poco tempo. Tutto ciò che occorre è una bottiglia PET da 2 litri e un classico filtro di depurazione, facilmente reperibile in commercio.
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Armati di forbici o seghetta, non ci resta che tagliare la bottiglia in 3 parti, come mostra la figura,  alla base del collo e poco sopra la metà. Praticando un foro nella parte inferiore della bottiglia, dove verrà inserito il filtro, si conclude la fase di “preparazione”.
riciclo_bottiglie_plastica
Non resta che ricomporre i pezzi nel modo in cui ci illustra David e riempire la nostra eco-caraffa fai-da-te di tanta buona acqua del rubinetto! Lo stesso procedimento può essere applicato anche alle bottiglie di vetro, ma non senza attrezzi specifici difficilmente disponibili in casa e, comunque, se si è mai tagliato il vetro, si consiglia di evitare.
Ed ora, tolti batteri e cattivi odori, buona bevuta!E non dimenticate di risparmiare l’acqua nelle vostre case!

mercoledì 12 ottobre 2011

Sai Baba-citazione



Molti si applicano a una disciplina spirituale,al fine di raggiungere la Divinità ma, se non comprendono le qualità umane, tutti i loro sforzi diventano un esercizio di futilità. Come si può capire il significato e l’uso delle parole, delle frasi e delle proposizioni,senza imparare l’alfabeto? I Valori Umani sono l’alfabeto della spiritualità, maturateli in voi,insieme a una fede incrollabile nel Divino. Padroneggiate questo e i vostri esercizi spirituali saranno produttivi. Voi dovreste anche capire,che non c’è piacere senza dolore e che il dolore è solamente un intervallo tra due piaceri; ogni volta che fate un’esperienza penosa, dovreste credere fermamente nel fatto,che preluda a qualcosa di buono che incontrerete nel futuro. Smettete di preoccuparvi, discriminate tra il bene e il male, non fate danno a nessuno: così sarete sempre in pace.
-Baba

lunedì 10 ottobre 2011

ancora fusione fredda

A che punto siamo con la fusione fredda prodotta dall'apparecchio Energy catalizer (E-cat)?
Direi che si stanno facendo diversi progressi.Il 6 ottobre 2011 a Bologna,è stato riproposto per l'ennesima volta l'esperimento,sempre con esito positivo.Voi cosa ne pensate?   Vedi anche

Tratto da eco

e-cat fusione fredda: il video dell'(ennesimo) test

 

Ci risiamo: ecco un nuovo video dell’esperimento di fusione fredda. Questa volta datato 6 ottobre e lanciato in rete come un viral (o lo è?). In ogni caso riapre la discussione in merito alla possibile scoperta di energia prodotta con una reazione nucleare pulita tra nichel e idrogeno. Dopo il mancato accordo con l’Università di Upssala e la rottura con l’azienda greca Defkalion che avrebbe dovuto produrre i reattori, sembra che si riaprano le danze.La cronaca riportata da Radio Rcdc è impeccabile e testimonia non solo con le immagini, il contesto e le idee di chi ha messo in piedi l’esperimento, per ora, è bene ribadirlo non riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale e dunque scientificamente inesistente.All’esperimento, durato 10 ore, hanno preso parte l’ideatore della macchina per la fusione fredda, ossia l’ing. Andrea Rossi, il prof. Sergio Focardi e due osservatori prof. Roland Peterson e prof. Stremmenos.

 

giovedì 6 ottobre 2011

un mare di vetri

Quando ero bambino(ma anche adesso),ero attratto dalle pietre preziose o da tutto quello che poteva somigliarle.Ricordo che quando andavo in certe spiagge ghiaiose,mi divertivo a cercare i pezzetti di vetro,levigati dal mare,che facevano pensare a  queste pietre.In California c'è proprio una spiaggia di questo tipo,chiamata,per l'appunto,Glass Beach.  

Glass Beach, la spiaggia dove il mare ricicla il vetro

 
Sassolini di vetro riciclato dal mare
Glass Beach a Fort Bragg in California non è uno scherzo della natura, ma l’esempio di come la Natura possa sopravvivere all’uomo. Fort Bragg sin dal 1949 ha ospitato una discarica pubblica poi dismessa nel 1967 quando il North Coast Water Quality Board intervenne vietando l’abbandono di rifiuti. Oggi Glass Beach fa parte dell’area protetta del MacKerricher California State Park.
Tra i materiali abbandonati anche tantissimo vetro, accarezzato e levigato dal mare per circa 45 anni. Il risultato è spettacolare: non c’è sabbia ma una battigia fatta di piccoli sassolini di vetro.
Sassolini di vetro riciclato dal mare
Sassolini di vetro riciclato dal mare Sassolini di vetro riciclato dal mare Sassolini di vetro riciclato dal mare
Dopo il salto il video di una passeggiata sulla Glass Beach.

mercoledì 5 ottobre 2011

 









Cari amici del blog,questa mattina cercando il significato di un termine su Wikipedia,mi è apparsa questa pagina.A voi le conclusioni....*  
Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia

Nota: poiché anche il bar, punto d'incontro e di discussione della comunità, sarà bloccato, vi rimandiamo al canale IRC della Wikipedia in lingua italiana, dove potrete chiedere spiegazioni ed esprimere il vostro parere (qui è spiegato nel dettaglio come accedere alla chat): irc://chat.freenode.net/wikipedia-it
Una delle discussioni che ha portato a questa misura si trova qui.

* FIRMA LA PETIZIONE PER EVITARE QUESTA INGIUSTIZIA...CLICCA QUI

lunedì 3 ottobre 2011

nuova turbina eolica

tratto da eco

Con l'eolico sotto la lente aumenta l'efficienza

 
Turbina eolicaFra le nuove tecnologie ve n’è una che mi ha particolarmente incuriosito e che vorrei segnalarvi. Si tratta di un prototipo di turbina eolica dalla forma un po’ bizzarra (come si può vedere dalla foto somiglia ad una ruota da luna park), ma con un meccanismo tutto particolare. Con questo sistema, si apprende, si riuscirà a migliorare l’efficienza di resa degli aerogeneratori sino ad un valore di cinque volte. La particolarità (messa a punto dal professor Yuji Ohya del Research Institute for Applied Mechanics (RIAM) dell’Università di Kyushu) consiste in una sorta di lente che si applica alle tradizionali turbine eoliche: tale apporto ne migliorerebbe oltre che le prestazioni, anche la quantità di rumore prodotto.
Il segreto di questo meccanismo è da ricercarsi sul comportamento che la lente avrebbe nei confronti della turbina, un sistema che non sembra comunque particolarmente complesso. La lente infatti sarebbe capace di creare un’area di bassa pressione nella parte posteriore dell’aerogeneratore captando prima una gran quantità di vento all’interno di essa e aumentando di conseguenza la velocità di giri del rotore.
Secondo gli stessi ricercatori l’applicazione di questa miglioria potrebbe essere applicata a qualsiasi tipo di pala eolica, preferibilmente però ad asse orizzontale ed ovviamente di grandi dimensioni; tuttavia il miglior utilizzo potrebbe derivare dall’associazione con l’eolico offshore. Per il momento però si tratta soltanto di una sfida per il futuro o poco più, insomma ancora nessuna, seppur minima, indicazione sui presunti costi.
La speranza per il momento è che la cosa sia facilmente applicabile e che nelle sperimentazioni fra lente e pala non si creino problemi tecnici; fra i possibili, per esempio, mi viene in mente un rischio di instabilità dell’aerogeneratore. L’idea rimane comunque suggestiva: se infatti si riuscisse davvero a trovare un’applicazione commerciale sarà possibile, a parità di superficie occupata, aumentare (e di tanto) la produzione di energia elettrica da fonte eolica.

giovedì 29 settembre 2011

buone notizie per il cuore

 

 Salute: arrivano i cerotti che riparano il cuore infartuato

Salute: arrivano i cerotti che riparano il cuore infartuatoSalute: arrivano i cerotti che riparano il cuore infartuatoNotizie positive in tema di salute del cuore, Sono stati inventati i primi cerotti che hanno la caratteristica di riparare il cuore colpito da infarto, grazie a dei nanofilamenti d’oro che, migliorando la trasmissione degli impulsi elettrici, favoriscono la contrazione delle cellule cardiache in modo ordinato e compatto.

La scoperta è stata fatta dai ricercatori del Massachussets Institute of Technology assieme ai medici del Children Hospital di Boston. A breve il cerotto verrà testato sugli animali.* Questi cerotti, chiamati anche ‘Patch cardiaci’, vengono creati ponendo su un’impalcatura tridimensionale le cellule cardiache. La suddetta impalcatura è formata da polimeri sintetici e biologici.
I ricercatori hanno evidenziato che attraverso l’inserimento dei nanofilamenti d’oro nell’impalcatura è migliorata sensibilmente la risposta alle stimolazioni elettriche.
Grazie a questo cerotto, poi, il tessuto cardiaco diventa più solido e resistente. I nanofilamenti, in sintesi, comportano una contrazione di molte più cellule cardiache, anche quando la stimolazione  si applica lontano.
I ricercatori, intanto, già stanno riflettendo sulla possibilità di usare tecnologia anche su altri tessuti stimolabili
Fonte
 *Nota personale:su questo non sono d'accordo,a meno che non ci sia da salvare un animale da un infarto

venerdì 16 settembre 2011

ancora sul fotovoltaico

Certo,se andiamo avanti così...

tratto da greenme

Fotovoltaico: l'Italia è prima al mondo. Superata anche la Germania




fotovoltaico-italia
Lo storico sorpasso è avvenuto: secondo i dati dell'Epia (l'Associazione europea dell'industria fotovoltaica) l'Italia quest'anno, per la prima volta,  supererà la Germania quanto a potenza installata da fotovoltaico.
Secondo l'Epia del resto, l'Italia potrebbe essere il primo paese in cui, nel 2013, si potrà raggiungere la cosiddetta "grid parity", ovvero il momento in cui avrà lo stesso costo produrre il medesimo quantitativo di energia elettica da fonte fossile e da fonte fotovoltaica. Avevamo già parlato, poi,  dei dati diffusi dal GSE e di come, secondo tali dati, il fotovoltaico italiano fosse cresciuto a tassi record negli ultimi anni, tuttavia attestandosi sempre in seconda posizione, proprio dietro la Germania,  da sempre un modello a cui guardare. Ed invece i 14 GW di potenza installata attesi entro la fine dell'anno ci hanno fatto scalare la classifica e superare anche i tedeschi. E' la conferma che, pur tra luci ed ombre, il mercato fotovoltaico italiano ha potenzialità di sviluppo e può essere il settore trainante della nostra green economy.
I dati sullo storico sorpasso sono stati diffusi ieri a Roma, al  PV Rome Mediterranean, durante un convegno organizzato dal Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), nell'ambito di ZeroEmission Rome, manifestazione in corso alla Fiera di Roma e dedicata alle energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading. Durante il convegno, inoltre, è emerso che  lo sviluppo del fotovoltaico italiano proseguirà con buoni tassi di crescita anche nei prossimi anni: il volume di installazioni fotovoltaiche raggiungerà, infatti, nel 2012 e nel 2013 rispettivamente i 2,7 GW e 2,6 GW.  “Dati importanti, certamente inferiori alle performance del mercato negli ultimi due anni, ma che permettono di guardare al futuro con un certo ottimismo, nonostante i timori sulla tenuta del comparto dopo la sostanziale riduzione delle tariffe incentivanti introdotta dal Quarto conto energia” – ha commentato Valerio Natalizia, presidente del Gifi.
E proprio gli effetti della nuova legislazione sono stati uno dei temi al centro dell'incontro. “Il nuovo sistema di incentivi provocherà una trasformazione del mercato rispetto a quanto avvenuto in passato: le nuove tariffe penalizzano le grandi installazioni, ma non è detto che il fotovoltaico debba e possa svilupparsi solo grazie a queste -ha spiegato Natalizia -. Si aprono infatti nuovi e promettenti scenari rappresentati in primo luogo dalla crescita degli impianti commerciali, quindi di media taglia realizzati sui tetti di strutture si lavorerà molto sul residenziale. La crescita di queste installazioni, inoltre, stimolerà l'innovazione tecnologica, per la necessità di trovare soluzioni che consentano l'integrazione dei sistemi sui tetti e nelle facciate degli edifici, campo nel quale i produttori di moduli italiani possono contare su un bagaglio di conoscenze e un gusto per l'estetica che i nostri competitor non hanno. Insomma, sebbene sia facile prevedere una certa selezione degli operatori, le opportunità per continuare a fare bene per le aziende”.
Il presidente del Gifi ha poi sottolineato il bilancio positivo del fotovoltaico per il sistema Italia.Il settore nel giro di pochi anni ha dato un forte impulso alla creazione di nuovi posti di lavoro, circa 20.000 addetti diretti, con un'età media dei lavoratori di 35 anni, e uno dei pochi che ha continuato a crescere anche in una situazione economica particolarmente difficile – ha spiegato Natalizia -. Altrettanto importante è il peso che il solare sta acquisendo nel mix energetico. Il fotovoltaico è oggi a tutti gli effetti una fonte primaria, se consideriamo che copre circa il 3% della domanda, quota che entro il 2012 arriverà al 6% e che rappresenta circa la metà rispetto a una fonte come il carbone. Un risultato ancora più straordinario se pensiamo che è stato ottenuto nel giro di pochi anni”.
Cosa serve per continuare a crescere? La stabilità normativa rappresenta uno dei fattori essenziali per proseguire su questo percorso virtuoso – ha spiegato Natalizia -. Abbiamo rilevato che dall'agosto del 2010 all'agosto del 2011 ci sono stati ben 6 interventi normativi che hanno modificato le regole del sistema e ciò sicuramente non favorisce gli investimenti e l'ingresso nel mercato di grandi gruppi industriali. Inoltre, riteniamo ormai indispensabile semplificare e omogeneizzare le procedure autorizzative. Infine, il potenziamento delle infrastrutture di trasmissione dell'energia e spingere sulla creazione delle reti intelligenti (le cosiddette smart grid) per la gestione ottimale dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Altro comparto, quest'ultimo, dove le imprese italiane possono avvantaggiarsi e diventare esportatori di know how e di tecnologie nel resto d'Europa.
E secondo L' Epia (European photovoltaic industry association) , come detto,  l'Italia sarà il primo Paese europeo a raggiungere la grig parity.Il pareggio del costo del kWh fotovoltaico con quello generato dalle fonti tradizionali sarà raggiunto nel 2015 per gli impianti con 3 kW di potenza, e nel giro dei due anni successivi per tutte altre taglie di installazioni – ha spiegato Ingmar Wilhelm di Epia -. Inoltre, l'Italia si attesterà al primo posto per capacità installata annua, superando per la prima volta la Germania. Al terzo posto si consoliderà il mercato degli Stati Uniti, seguito da quelli del india, Giappone con la Cina che balza al quinto posto”.

Un conto energia anche per il solare termico?

Nel corso del PV ROme Mediterranena, poi, è tornato all'ordine del gionro il tema della introduzione di una sorta di Conto Energia anche per il solare termico, un meccanism di incentivazione, cioè, che produca anche in questo settore un meccanismo simile a quello da empo in vigore per il fotovoltaico.  L'argomento è stato oggetto di dibattito al convegno di Assolterm ‘Valorizzazione del solare termico. Sergio D'Alessandris, presidente dell'associazione italiana per il solare termico, ha ricordato che “all’inizio del 2012 dovrebbe scattare, secondo il Decreto Legistlativo 28/11 dello scorso marzo sulle energie rinnovabili, il nuovo meccanismo di incentivazione del solare termico, basato sui criteri del conto energia, cioè sulla corresponsione di un incentivo per ogni kWh di energia termica prodotto. Le norme attuative del decreto – ha aggiunto – dovrebbero essere definite per fine settembre, e fissare l'entità e i criteri dell'incentivazione, ma ancora non è stato formato un tavolo tecnico per discuterne.”
In vista di questi appuntamenti Assolterm ha formulato una sua proposta, che “prevede – ha spiegato D’Alessandris - un incentivo fisso e forfettario al kWh per impianti di piccola taglia fino a 35 kW di potenza (circa 50 metri quadri di pannelli solari) e un incentivo calcolato sulla reale produzione, da contabilizzare con appositi sistemi, per impianti di potenza tra 35 kW e 1 MW. Ovviamente – ha poi precisato - tutto dipende dal valore dell'incentivo che sarà fissato dal Governo. Quello che chiediamo noi è che l'incentivo fissato sia equo e non penalizzi la tecnologia del solare termico rispetto alle altre. Abbiamo l'obiettivo al 2020 di installare 26 milioni di metri quadri di pannelli solari, contro i 2,5 milioni installati attualmente. Per raggiungere l'obiettivo è importante non deprimere il settore, che tra l'altro conta su prodotti di produzione prevalentemente italiani”.
Luciano Barra, capo della segreteria tecnica della Direzione generale per l'energia del ministero dello Sviluppo economico ha ribattuto che, secondo le valutazioni del ministero, “riteniamo la soluzione migliore prolungare, per gli impianti solari termici di piccola taglia, di almeno tre anni, il sistema di detrazione fiscale del 55% previsto per gli interventi di razionalizzazione energetica degli edifici, che ha dato buoni risultati e riservare il conto energia per impianti di taglia maggiore. Il problema del solare termico – ha commentato Barra – che attira meno interessi del fotovoltaico, non sta però soltanto negli incentivi, ma anche in un appeal che questa tecnologia non ha presso i cittadini, forse a causa del suo scarso contenuto innovativo. Un'idea attualmente al vaglio è quindi di subordinare una parte dell'incentivo al contenuto tecnologico dell'impianto, per stimolare l'industria a sviluppare nuovi prodotti, capaci magari di produrre freddo dall'energia solare nel periodo estivo. Abbiamo lanciato questa proposta alle associazioni e alle aziende del settore, ma devo dire che finora non abbiamo avuto riscontri”.

mercoledì 14 settembre 2011

ottime prospettive per il 2020

tratto da eco

Nel 2020 energia da rinnovabili pari a 5 centrali nucleari

 
climaticamente trentino Secondo Leonardo Setti docente all’università di Bologna e esperto di fotovoltaico:
In Italia negli ultimi due anni, grazie alle energie rinnovabili sono stati prodotti 12 miliardi di kWh pari a una centrale nucleare di 1.600 megaWatt. Mantenendo questo trend nel 2020 la produzione sarà equivalente a quella di cinque centrali nucleari.
L’analisi arriva all’indomani della pubblicazione dei dati GSE che annunciano che in Italia sono stati superati i 10mila Mw installati di energia fotovoltaica. Il discorso è stato pronunciato durante il convegno Impatti, mitigazione e adattamento: una scommessa globale sul clima che verrà tenuto nell’ambito di Climatica…Mente Cambiando settimana dedicata ai cambiamenti climatici dalla Provincia di Trento.
Dopo il salto la trascrizione di una parte dell’intervento.
Ha detto Setti (qui l’audio è il primo intervento):
Abbiamo il problema di dover decarbonizzare e l’Europa ha iniziato questo percorso. Il problema delle emissioni è legato fortemente alla produzione di energia. Nella road map della European climate foundation al 2050 dovremmo decarbonizzare all’80%, ossia produrre l’80% di energia senza emettere carbonio. Mediamente a una famiglia europea costerà 256 euro all’anno. Per mantenere questo obiettivo necessitiamo di una politica integrata europea. Quindi abbiamo bisogno di ridurre i consumi, fonti rinnovabili e acquisti verdi. Sono le stesse azioni su cui si basa il sistema di gestione integrato dei rifiuti. Oggi dobbiamo pensare all’atmosfera come a una discarica di aria. Quale futuro energetico? I consumi consistono in un 50% termico, 35% trasporti e 20% elettrico al consumo finale e dobbiamo passare a un sistema maggiormente elettrificato. Dovremo iniziare a elettrificare tutto. L’Europa ha messo in atto il primo passo della strategia: 20-20-20 che non è il passo finale ma il passo iniziale. Al 2020 non raggiungeremo la riduzione dei consumi. E’ più facile consumare che ridurre i consumi: tendiamo a sprecare. La strategia per ridurre i consumi è adottare una direttiva con sanzioni e la Commissione europea vorrà imporre la riduzione dei consumi. Al giugno 2014 arriverà la direttiva. Credo che dovremmo iniziare a pensare alla prevenzione. La Direttiva 28 dà gli obiettivi che tutti gli stati membri devono raggiungere al 2020. Sono diversi per tutti gli stati membri e l’Italia ha come obiettivo il 17% di energia rinnovabile al consumo finale. Una delle indicazioni è che il 10% dei trasporti debba essere alimentato da fonti rinnovabili. Siamo assolutamente impreparati dal punto di vista culturale. Alla fine del 2012 dovremmo rendicontare all’Europa. Se avremmo contratto debiti (e ci siamo vicini) dovremmo importare energia rinnovabile: vuol dire fermare i nostri impianti per andare a importate energia da altri paesi. Romani ha annunciato che importeremo 1000 megawatt di energia eolica dai Balcani. Ma non possiamo produrcela da soli? Abbiamo già inserito un debito nel bilancio di previsione al 2020: 1,1milioni di tonnellate di petrolio equivalenti di consumi di energia rinnovabili, ossia trasferimenti da altri stati. Quando è uscito il decreto Romani 28 c’è stata la sollevazione. Come noi con il debito c’è il Lussemburgo. Dal 2008 al 2009 siamo passati a 1,6 milioni di tonnellate di petrolio equivalente grazie al boom del fotovoltaico. In Italia sono stati installati 10mila megawatt di fotovoltaico che oggi ci permette 12miliardi di kilowattora equivalenti a una centrale nucleare da 1600 megawatt. Fino al 2007 si diceva che questa energia, il fotovoltaico, non poteva incidere sul consumo elettrico. Dobbiamo lavorare però molto sulla riduzione dei consumi. In un bilancio energetico l’amministrazione pubblica incide per l’1% e nello stesso istante però deve coinvolgere tutti. Dobbiamo capire come sono distribuiti i consumi per poter risparmiare. Con le rinnovabili termiche dobbiamo arrivare nei centri storici e possiamo arrivarci con un teleriscaldamento. L’altra possibilità è il biogas in tutti centri agricoli. Possiamo produrre quel biometano che arrivi direttamente alle caldaie a condensazione. E in un periodo di transizione siamo costretti a passare da li.
Aggiungo che la Provincia autonoma di Trento ha posto al centro della sua politica i cambiamenti climatici, considerati un dato di fatto e non un fatto tutto da dimostrare. Di conseguenza le scelte della Provincia sono plasmate su questo evento e nel ridurre l’inquinamento ambientale, specie dell’aria, per evitare di interferire ulteriormente. E’ tutto molto pratico: è stato aperto il tavolo provinciale di coordinamento e azione sui cambiamenti climatici che include politici e scienziati. Dunque i politici seguendo le indicazioni degli scienziati strutturano interventi quali: mobilità sostenibile, risparmio energetico per gli edifici, produzione di energia da fonti rinnovabili. L’ottimizzazione tra spesa e risultato è messa però a dura prova dall’attuale crisi economica.
Come ricordava Setti nel suo intervento l’indirizzo della politica energetica, in base alla Direttiva 28 della Ue è di tipo locale e dunque saranno proprio le comunità a essere protagoniste della riduzione delle emissioni di CO2.