giovedì 24 novembre 2011

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dopo il maltrattamento,le cure per Jerry

 

Per il cane Jerry sepolto vivo sono arrivate molte richieste di adozione

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  • EmaLa storia del cane Jerry sepolto vivo ha commosso tutti. La vicenda si è svolta a Desenzano del Garda, dove lo sfortunato animale era stato gettato sotto un cumulo di macerie dal suo padrone, che ha raccontato che lo credeva morto, anche se la sua posizione è ancora oggetto di indagini da parte dei magistrati. Il cane era stato salvato dai vigili, che si sono attivati in seguito a delle segnalazioni delle persone che avevano sentito i guaiti del povero animale. Adesso per Jerry sono arrivate molte richieste di adozione.
A dire la verità già da subito c’è stata una grande mobilitazione per aiutare Jerry, ma adesso, fra le disponibilità per l’affidamento, cominciano ad arrivare anche alcune opportunità curiose. Anche Rosita Celentano ad esempio vorrebbe prendere in adozione il cane, che adesso è stato portato nel canile di Desenzano.
Mavis Lorenzon, volontaria dell’associazione Compagni di Strada, ha fatto notare:
“Adesso per noi l’importante è regalargli un po’ di tranquillità fino all’affido. Affido che deve essere responsabile viste le precarie condizioni dell’animale: niente chiasso quindi e persone disposte a seguirlo sia dal punto di vista sanitario sia da quello emotivo.”
La lista è lunga e il cane sepolto vivo e salvato dopo 48 ore senza dubbio, dopo la crudeltà, avrà modo di sperimentare anche la solidarietà di cui sono capaci gli esseri umani.
Non resta che scegliere la famiglia giusta per Jerry, capace di donargli un po’ di affetto. La storia in questo modo avrà la conclusione che si merita, rimediando alla poca sensibilità che induce a volte ai maltrattamenti degli animali.
FONTE

venerdì 18 novembre 2011

E-CAT si può acquistare

Fra dubbi e scommesse,il progetto E-CAT è decollato e l'apparecchio,in grado di produrre energia autoalimentandosi,è adesso in vendita,prenotandolo online qui .Qui sotto un'intervista al prof.Focardi che chiarisce ogni dubbio sulle capacità di fusione fredda dell'E-CAT

 

Fusione fredda: l'E-cat è il futuro dell'energia. Intervista esclusiva al prof. Sergio Focardi

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sergio_focardi
Troppi sono ancora i dubbi che si rincorrono riguardo all'E-Cat, il famoso catalizzatore testato negli ultimi mesi e realizzato dall'ingegner Andrea Rossi e dal Professore Emerito dell'Università di Bologna, Sergio Focardi. Ed è  proprio a lui, abbiamo voluto porre le nostre domande, cercando di capire e di carpirgli qualche notizia in più sulla macchina che potrebbe rivoluzionare le sorti dell'energia, puntando soprattutto verso una nuova forma di energia pulita, quella appunto realizzata grazie alla fusione fredda.
E la nostra scelta è ricaduta sul Professor Focardi perché, a nostro avviso, grazie alla sua pluriennale esperienza nel settore e alla sua autorevolezza, è la persona che può aiutarci a comprendere realmente cosa cela l'E-Cat. Ecco cosa ci ha raccontato nell'intervista esclusiva realizzata in collaborazione con NextMe.it.
GM: Lei e l’ing. Rossi potreste avere in mano la salvezza per i problemi energetici mondiali, ma ancora il meccanismo di cosa realmente porterebbe alla produzione di energia, con una spesa di molto inferiore alle reazioni nucleari classiche, non è stato resto noto. Pur comprendendo le ovvie problematiche riguardanti il brevetto, quali reali evidenze che l’invenzione funzioni potreste portare? O meglio, quali evidenze che sia una vera reazione nucleare ci sono, vista l’impossibilità di rivelare la reazione nei suoi dettagli? E’ una reale fusione nucleare? E se sì, di quali nuclei?
SF: : Il meccanismo che da origine al processo è una reazione di fusione nucleare (fra un nucleo di nichel e un nucleo di idrogeno). Possiamo arrivare a questa conclusione per i seguenti motivi:
1) i componenti che danno origine al processo sono nichel e idrogeno;
2) nella reazione si produce rame il cui nucleo si ottiene aggiungendo un protone (nucleo dell’idrogeno) al nucleo di nichel;
3) la quantità di energia che si libera nel processo è assai più elevata della energia delle reazioni chimiche e richiede che sia avvenuto un processo nucleare;
4) durante il processo, il sistema emette raggi gamma (schermabili con piccoli spessori di piombo) che sono la firma di un processo nucleare
Quando e da cosa è nata la collaborazione con Andrea Rossi? Quali sono i ruoli all’interno della vostra collaborazione? La primogenitura del progetto?:
SF: Avevo già lavorato in questo campo di ricerca nel passato, in una collaborazione tra il mio gruppo di ricerca dell’Università di Bologna e un gruppo di ricerca dell’Università di Siena diretto dal Prof. Francesco Piantelli. All’ing. Rossi, che era interessato a trovare un collaboratore per operare in questo campo, fu fatto il mio nome.
Spesso si parla dell’E-Cat come dell’idea esclusiva di Andrea Rossi. È stato davvero così? In che modo ciascuno di voi ha contribuito alla realizzazione di quella che sembra essere la macchina che potrebbe dar luogo al “miracolo energetico”?
SF: Abbiamo lavorato in stretta collaborazione: ognuno di noi ha messo in gioco le proprie competenze. Se volessimo trovare ad ogni costo una differenziazione fra i nostri operati potremmo concludere che Rossi ha progettato e realizzato gli E-cat, io ho dato l’interpretazione di fusione nucleare del fenomeno, insieme abbiamo progettato e realizzato i primi esperimenti che hanno dato conferma delle nostre idee. Tutti i prototipi sperimentali sono stati realizzati dall’ing. Rossi che disponeva anche dei tecnici per la realizzazione dei progetti e degli spazi per la sperimentazione degli apparati.
Siete in grado di quantificare, almeno orientativamente, il risparmio energetico che questa tecnologia consentirebbe di fornire, in termini di consumi medi? Quale tipo di realtà è in grado di alimentare in modo efficiente l’attuale macchinario? Sono previsti eventualmente degli updates?
SF: Come risposto alla prima domanda, il sistema per funzionare richiede nichel e idrogeno; entrambi possono essere prodotti o ottenuti in quantità illimitate. Infatti, il nucleo della Terra e’ costituito da nichel e ferro; l’idrogeno si può ottenere per elettrolisi dall’acqua che pure esiste sul pianeta Terra in quantità illimitate.
L’invenzione consentirebbe di produrre energia non solo a basso costo, ma anche in modo pulito rispetto alle attuali risorse: ci può spiegare, per quanto Le è possibile, il reale impatto ambientale e quindi il vantaggio netto a livello ecologico? Risolverebbe davvero il problema delle emissioni?
SF: Certamente! Non c’è produzione di inquinanti di alcun genere. I raggi gamma che vengono emessi durante il processo sono assorbiti da piccoli spessori di piombo che, oltre a funzionare da scudo protettivo, catturano anche l’energia dei raggi gamma, trasformandola in calore.
Attualmente l'E-cat è canalizzato essenzialmente alla produzione di calore. Deriva dai bisogni del cliente? Quanto tempo prima che si passi alla produzione di energia elettrica?
SF: Bisognerà aggiungere un convertitore di energia che trasformi il calore in energia elettrica. Questa potrà essere utilizzata per qualsiasi applicazione.
Quanto costerà alle aziende e alla famiglie dotarsi di un Energy catalyzer? Sarà davvero sicuro tenerlo in casa?
SF: Non ci sono rischi, purché si risolva il problema del rifornimento di idrogeno in modo da evitare la presenza nelle abitazioni di una bombola di idrogeno. Sull’eventuale costo non so pronunciarmi; esso dipenderà, oltre al costo dei materiali e a quello della costruzione del singolo E-cat anche dal numero dei costruttori che avranno acquisito il diritto allo sfruttamento commerciale.
L'E-cat potrebbe davvero affrancarci dalle logiche delle lobby del petrolio? E' per questo motivo che vi state rivolgendo essenzialmente a clienti privati? L'ing. Rossi ha parlato di una guerra, di persone che in qualche modo non gradiscono, da qui la spiegazione di trincerarsi dietro al silenzio. Secondo Lei perché?
SF: Secondo me non esistono grossi problemi di conflitti con le imprese fornitrici di altri tipi di combustibili. Non va dimenticato che secondo stime attendibili, le riserve mondiali di petrolio, gas e carbone saranno esaurite nel giro di 150 anni. La nostra diventerà una quarta forma la cui esistenza allungherà anche il periodo di durata delle altre. Inoltre questa forma di energia avrà durata illimitata nel tempo
Se dovesse trovare un difetto o un lato negativo alla vostra invenzione, quale sarebbe? E quale il suo punto di forza?
SF: Non riesco a trovare difetti o lati negativi della nostra invenzione
Sulla fusione fredda si è detto tanto. Come definirebbe l’invenzione realizzata da Lei e dal suo collega Rossi? E pensa che potrebbe davvero risolvere, a lungo termine, il problema dell’energia sul pianeta?
SF: Si è detto tanto ma finora ci si è limitati a consumare quella disponibile. Come ho già scritto rispondendo a una delle ultime domande, abbiamo risolto il problema dell’energia per gli abitanti della Terra!
Nel prossimo futuro, quali saranno i passi verso una reale sperimentazione sul campo? Dopo l’esperimento del 28 Ottobre si sono fatti avanti potenziali acquirenti?
SF: Non sono a conoscenza della cosa
Secondo Lei, oltre all'E-Cat, quali saranno in futuro le alternative alla produzione di energia dalle fonti fossili?
SF: Non ne intravedo, ma non sono particolarmente competente in questo settore
Come immagina il futuro dell’E-Cat? Quali saranno i futuri step per la diffusione dell'E-cat? Quando lo potremo vedere nelle nostre case?
SF: Stando alle numerose domande di questo tipo che mi sono state rivolte da amici e conoscenti, posso immaginare un futuro denso di successi!
E noi non possiamo che auguraglielo ed augurarcelo, perché, se davvero tutto funzionasse come sostengono Rossi e Focardi, uno dei grossi problemi per l'Ambiente sarebbe vicino alla sua risoluzione.

domenica 13 novembre 2011

notizie utili col cellulare


Il cellulare,credo che sia l'apparecchio più utilizzato in assoluto,ma forse non tutti sanno che,oltre a essere usato per comunicare,può fare anche delle altre cose molto utili...


PRIMO – Emergenza
Il numero di emergenza per il cellulare è il 112 in tutto il mondo. Se ti trovi fuori dalla zona di copertura della rete mobile e c’è un'emergenza, componi il 112 e il cellulare cercherà qualsiasi rete esistente per stabilire il numero di emergenza per te; è interessante sapere che questo numero 112 può essere chiamato anche se la tastiera è bloccata. Provalo.

SECONDO - Hai chiuso le chiavi in
macchina?
La tua auto ha l’apertura/chiusura con telecomando? Questa funzionalità può risultare utile un giorno. Una buona ragione per avere un telefono cellulare: se chiudi le chiavi in auto e quelle di ricambio sono a casa, chiama qualcuno a casa sul cellulare dal tuo cellulare. Tenendo il tuo cellulare a circa 30 cm. dalla portiera, dì alla persona a casa di premere il pulsante di sblocco, tenendolo vicino al suo cellulare. La tua auto si aprirà. Così si evita che qualcuno debba portarti le chiavi. La distanza è ininfluente. Potresti essere a centinaia di km. e se è possibile raggiungere qualcuno che ha l'altro telecomando per la tua auto, è possibile sbloccare le porte (o il baule).
N.d.r.: funziona benissimo! Lo abbiamo provato e abbiamo aperto l’auto con un cellulare!

TERZO – Riserva nascosta della batteria
Immagina che la batteria del telefono sia molto bassa. Per attivare, premere i tasti *3370#
Il cellulare ripartirà con questa riserva e il display visualizzerà un aumento del 50% in batteria. Questa riserva sarà ripristinata alla prossima ricarica del tuo cellulare.

QUARTO - Come disattivare un telefono cellulare RUBATO?
Per controllare il numero di serie (Imei) del tuo cellulare, digita i caratteri *#06#
Un codice di 15 cifre apparirà sullo schermo. Questo numero è solo del tuo portatile. Annotalo e conservarlo in un luogo sicuro. Quando il telefono venisse rubato, è possibile telefonare al provider della rete e dare questo codice. Saranno quindi in grado di bloccare il tuo telefono e quindi, anche se il ladro cambia la scheda SIM, il telefono sarà totalmente inutile.  Probabilmente non recupererai il tuo telefono, ma almeno si sa che chi ha rubato non può né usarlo né venderlo. Se tutti lo facessero, non ci sarebbe motivo di rubare telefoni cellulari.

ATM - inversione numero PIN (buono a sapersi!)
Se dovessi mai essere costretto da un rapinatore a ritirare soldi da un bancomat, è possibile avvisare la polizia inserendo il PIN# in senso inverso. Per esempio, se il tuo numero di pin è 1234, dovresti digitare 4321. Il sistema ATM riconosce che il codice PIN è stato invertito rispetto alla carta bancomat inserita nella postazione ATM. La macchina ti darà il denaro richiesto, ma la polizia – all’insaputa del ladro – sarà mandata immediatamente alla postazione ATM.
Questa informazione è stata recentemente trasmessa su CTV da Crime Stoppers, tuttavia è raramente usata perché la gente semplicemente non la conosce.
Si prega di divulgare a tutti questo avvertimento.

Questo è il tipo di informazioni che la gente non pensa di ricevere, perciò trasmettila ai tuoi familiari e amici.

giovedì 10 novembre 2011

via l'iva sui rifiuti


ATTENZIONE. La Corte Costituzionale  ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l'IVA su un importo dove non doveva essere applicata in quanto appunto "tassa".
Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi; inoltre controllando sul sito "Federconsumatori" si evince che chi richiede............... il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente ma arriverà) bloccherà di fatto l'iva sulle prossime fatture. Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita solo in Italia , gente come anziani o fasce inferiori che non conoscono i loro diritti non ne usufruiscono "in automatico", ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta.

Fate girare comunque tale comunicazione perché, come spesso avviene, i mezzi di comunicazione non ne parlano sufficientemente...

mercoledì 9 novembre 2011

Disumano o umano ?

Una troupe di "striscia la notizia"ha chiesto di poter entrare,ma il permesso gli è stato negato.Guarda anche il video QUI

Green Hill: "il miglior allevamento del mondo", ma Striscia la Notizia non può entrare


green_hill
E' passato un anno e mezzo dall'inizio della vicenda e 9 mesi dalla prima volta in cui Striscia la Notizia andò a documentare la tremenda situazione del canile lager Green Hill, a Montichiari, in provincia di Brescia. Un canile in cui, come ormai (purtroppo) ben sappiamo, vengono allevati ben 2500 beagle in condizioni disumane per poi essere spediti ogni mese nei laboratori di tutto il mondo, dove vengono vivisezionati per esperimenti scientifici, subendo atroci torture che dopo lunga sofferenza li portano alla morte.
L'intento dell'inviato di Striscia Edoardo Stoppa era quello di poter entrare all'interno del canile e parlare con i responsabili di questo scempio, denunciato da poco alla Procura della Repubblica, al Comando dei Carabinieri e ai Nas anche dal ministro Brambilla. La richiesta era quella di ascoltare la versione di chi gestisce questo vero e proprio lager e di poter vedere – e filmare – le condizioni di vita di quei poveri animali.
Ma niente. I vari appuntamenti promessi durante questi mesi non si sono mai verifcati e sono sempre stati cancellati qualche giorno prima con scuse ridicole e irrisorie. Fino a quello preventivato per ieri, alle ore 15 e, ovviamente, annullato. Ma Stoppa non si è lasciato fermare da una mail ed è andato di persona al canile, per cercare quantomeno di parlare con qualcuno, per l'ennesima volta.
E qualcuno gli ha aperto, o meglio, si è avvicinato alla rete di recinzione: una signora che parlava solo lingua inglese e che ha smentito qualsiasi tipo di affermazione dell'inviato, accusandolo di avere mandato in onda immagini false e arrivando ad affermare che quello di Green Hill è "il migliore allevamento del mondo".
La donna ha smentito anche l'esistenza di un'istanza di chiusura (nonostante le venisse sventolata davanti dall'ormai incredulo Stoppa) a carico del canile, istanza dovuta ad un illecito amministrativo riguardante i registri di carico e scarico. Niente a che fare con il maltrattamento degli animali, dunque, ma un procedimento che, comunque, non permette a Green Hill di rimanere aperto. Ma allora come mai, ci chiediamo, questo luogo infernale continua a rimanere aperto? Perché l'amministrazione comunale che ha rilasciato la licenza non prende adeguati provvedimenti in merito?
Ovviamente nessuna risposta a riguardo, dato che il sindaco di Montichiari Elena Zanola non si è finora pronunciata in alcun modo sull'esistenza di questa istanza di chiusura. Nel frattempo continua la lotta portata avanti dal Coordinamento Fermare Green Hill, che ha già programmato una nuova manifestazione per il 19 novembre, con l'intento di radunare molta più gente dello scorso anno. Intento che noi di greenMe.it condividiamo appieno, perché ci pare impossibile che una situazione del genere non venga in qualche modo sbloccata e che si continui tranquillamente a torturare centinaia di poveri cuccioli senza che nessuno intervenga.
Tutti pronti, quindi, per andare a Montichiari il 19 novembre e far sentire che siamo davvero in tanti a non mollare la presa e a pretendere giustizia per tutti quei 2500 cuccioli di beagle.
Per vedere il video del servizio di ieri di Striscia la Notizia, cliccate qui.

sabato 5 novembre 2011

salvato in estremis

Non ho parole per l'accaduto,sono molto contento per l'esito finale.

Il cane sepolto vivo, dopo 48 ore è salvo

Foto: Jerry, il cane sepolto vivo
La storia del cane Jerry è una storia di crudeltà e maltrattamenti. Come ancora succede in numerosi parti del mondo, gli uomini si rendono protagonisti di torture senza senso. Questa volta le immagini forti arrivano dalla civilissima Desenzano del Garda, e ci dimostrano come, purtroppo, l’ignoranza spesso vada di pari passo con la ferocia.
Jerry, il cane sepolto vivo
Jerry, il cane sepolto vivo
Jerry, il cane sepolto vivo
Jerry, il cane sepolto vivo Jerry è un cane di taglia media, di razza Bretone, salvo grazie alla segnalazione di alcuni passanti, che avevano udito dei guaiti provenire da un cumulo di macerie alto circa mezzo metro. Si lamentava Jerry, cercava aiuto. E per fortuna l’ha trovato.
I vigili, allertati da alcune telefonate che indicavano strani lamenti provenienti da un cumulo di legnetti e calcinacci, si sono recati in campagna, a Desenzano del Garda, e a a primo impatto non hanno notato nulla di strano. Solo dopo un pò, hanno sentito dei flebili guaiti. Hanno iniziato a scavare e si sono trovati di fronte una scena raccapricciante: il piccolo Jerry, sepolto vivo, completamente disidratato, e con gli occhi bendati. Ma per fortuna ancora vivo.
Lo hanno soccorso subito, lo hanno fatto bere e lo hanno affidato a degli specialisti. Per 48 ore Jerry è sopravvissuto, sopravvisuto alla crudeltà di un uomo, il padrone, a cui magari sarebbe ancora riconoscente, a cui, nonostante tutto sta sicuramente pensando.
Il padrone è stato subito rintracciato ed è stato deferito all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali.
Jerry guarirà in pochi giorni, e, speriamo, troverà presto una nuova famiglia pronta ad amarlo e fargli dimenticare questa terribile esperienza.
In quanto a cosa auguriamo a questo essere che non merita di essere chiamato uomo, bè, meglio lasciar perdere.
Fonte