giovedì 17 gennaio 2013

contro la vivisezione


Contro la vivisezione di Harlan: una petizione raccoglie 24.000 firme 


Manifestazione contro la vivisezione

Contro la pratica insensata della vivisezione è stata portata avanti una petizione per bloccare
la Harlan, che ha portato alla raccolta di 24.000 firme in 60 giorni. Adesso il tutto è in mano al Ministero della Salute, il quale dovrà prendere una decisione. La nota multinazionale può contare su 18 centri in tutta l’Europa ed è stata dura la battaglia dell’associazione Freccia 45, che vuole una revoca dell’autorizzazione per la grande società, la quale non intende fermare la crudele sperimentazione.

Molte le specie oggetto di esperimenti, dai cani ai macachi. In Italia esistono tre sedi attive. Si tratta dell’allevamento di Correzzana, del laboratorio di Bresso e della rappresentanza legale che si trova a San Pietro al Natisone. Molte bestioline vengono anche importate e si è parlato di rischio, come in certi casi, in alcuni Paesi, si è verificato, di diffusione di malattie infettive.
Se le autorità italiane non arriveranno ad una conclusione entro questo mese di gennaio, gli animalisti intendono portare avanti la richiesta di adesioni per una campagna che ha ormai seguito in tutto il vecchio continente.
A Gannat, in Francia, è stata organizzata una marcia silenziosa di protesta. Londra non è rimasta insensibile alla mobilitazione, predisponendosi ad una fiaccolata. In tutto il Regno Unito si svolgeranno altre 10 manifestazioni. Partecipazione assoluta anche da parte di Croazia, Slovenia, Israele e Italia.
Nel nostro Paese Il No Harlan Group Udine ha strutturato l’evento “Illumina la speranza” e molti attivisti si stanno dando da fare anche a Roma.
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