tratto da eco
7 maggio 2011: decine di associazioni ed enti pubblici contro il petrolio off shore
L’ultimo di una lunga serie di motivi che ha spinto gli organizzatori a ritrovarsi a Termoli è stata l’autorizzazione concessa dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a cercare petrolio e gas off shore a due passi dalle isole Tremiti, nel basso Adriatico.
Le ricerche di idrocarburi, in una prima fase, consistono nell’utilizzo dell’”airgun”: un cannone che spara aria compressa verso il fondo del mare, cattura l’eco (un po’ come fanno i delfini o le balene), e ipotizza la presenza di petrolio o gas nel sottosuolo. Poi si passa a trivellare dove è probabile che ci sia l’oro nero.
L’airgun è una tecnica estremamente controversa: gli stessi petrolieri ammettono che ha un impatto negativo sulla pesca perché spaventa i pesci mentre non è chiaro se sia da annoverare tra le cause degli spiaggiamenti dei cetacei.
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