venerdì 29 aprile 2011

"IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK" SI RIFA' SOTTO

tratto da eco

Adriano Celentano scrive una lettera a Silvia, la coscienza anti nucleare di B.

 
adriano celentano
Adriano Celentano scrive una lettera urbi et orbi, a leghisti, fascisti, giovani e vecchi, studenti e operai e lo fa attraverso le pagine de Il fatto quotidiano. L’invito che rivolge è di andare a votare i referendum i prossimi 12 e 13 giugno per evitare che in Italia si ritorni al nucleare, che l’acqua pubblica diventi privata, che sia approvato il legittimo impedimento.
Celentano non è uno che gira intorno alle parole. Il figlio della foca usa parole esplicite riguardo lo scippo dei referendum e ha un escamotage letterario molto acuto, smart direi, quando si rivolge a Silvia, ossia quando si appella alla coscienza di Silvio Berlusconi. Ecco cosa scrive il molleggiato a Silvia:
Cara Silvia, il fatto che tu sia inascoltata non significa che tu debba calare le braghe, scusa volevo dire la gonna, non so come sei vestita, non ha importanza; ma al governo c’è qualcuno di cui forse tu hai smarrito la fisionomia e che sta sbagliando tutto. Se tu lo molli si perde definitivamente e chi ci va di mezzo poi è la povera gente che lo ha votato. È il momento invece di alzare la voce e fargli capire come stanno le cose. Devi dirgli che gli italiani non sono così cretini… anche le formiche lo hanno capito che questa mossa di soprassedere sul nucleare non solo è una truffa ai danni di chi vuole VIVERE, ma serve soprattutto a tener fede a quel CONTRATTO di MORTE che Berlusconi ha firmato con Sarkozy per la costruzione di quattro nuove centrali NUCLEARI. Devi dirgli che non si può far gestire l’ACQUA ai privati. L’ACQUA è un bene comune, di tutti. Come si può pensare che, se io ho sete, devo pagare per bere? E poi devi dirgli che all’estero tutte le sue strategie risultano assai sospette, ridicole e soprattutto non chiare.
Queste le valutazioni di Celentano:
essere nuclearisti non solo è una bestemmia, ma significa essere DEMENTI fin dalla nascita. La verità è che il vostro è un trucco per indebolire il referendum: senza il quesito del nucleare (e ora state tentando di far saltare anche quello sull’ACQUA), sperate che il LEGITTIMO IMPEDIMENTO non raggiunga il quorum. Stavolta credo che sarà proprio il governo a finire con “il quorum a pezzi”.
E se si compie definitivamente lo scippo di tutti i quesiti referendari? Celentano propone di andare comunque a votare:
Mi sembra chiaro che a questo punto non ci resta che l’unico mezzo di sopravvivenza. Il voto. Non possiamo assolutamente mancare. Il 12 Giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il LEGITTIMO IMPEDIMENTO. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini.

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