lunedì 19 marzo 2012

il nostro governo conosce l'E-CAT

L'E-CAT  fa ancora poco notizia.    Per vedere il contenuto dell'atto clicca QUI




In Italia è la deputata del Partito Democratico Elisabetta Zamparutti a riportare in auge il tema mediante un interrogazione scritta al Ministro dello sviluppo economico. Nella sua missiva al dicastero di Corrado Passera, l’onorevole desidera essere messa al corrente delle iniziative che il governo intende prendere circa le strategie di politica energetica da adottare per il nostro paese (scelte strategiche esiziali dopo l’abbandono della strada dell’atomo). Nella lungo preambolo che precede la domanda la Zamparutti ripercorre sapientemente gli ultimi sviluppi della ricerca in materia mostrando altresì di essere edotta sui dati tecnici. Nel testo la Zamparutti sottolinea come le ultime dimostrazioni del dispositivo di Rossi e Focardi (e-cat) sia capace di produrre grossi quantitativi di energia utilizzando idrogeno e nichel e che siano in fase ultimativa i preparativi per distribuire sul mercato americano 1 milione di reattori ad uso riscaldamento domestico prodotti e distribuiti da distinti colossi dell’industria statunitense. La Zamparutti ricorda anche il fisico italiano Francesco Celani, intervenendo in una conferenza di un agenzia specializzata dell’Onu abbia criticato la NASA per aver occultato i risultato degli studi sulla fusione fredda già raggiunti dal 1989 (secondo alcuni l’occultamento sarebbe dovuto alla teoria, sostenuta dalla Windom & Larsen, che i processi di fusione fredda non siano per niente assimilabili ad una fusione nucleare). Un interesse, quello dell’onorevole, che conferma la nuova sensibilità della politica italiana nei confronti degli sviluppi tecnologici in materia di fusione fredda. Sviluppi che si sperà possano avere un impatto risolutivo sulle strategie energetiche globali e su quelle italiane in primis.
Intanto l’ingegner Rossi si mostra assai ottimista per quanto concerne la fattibilità finale del progetto afferente al suo reattore: il già segnalato problema termoelettrico sarebbe già stato risolto attraverso un brevetto, concesso ai tempi in cui Rossi era parte di contratti con il Dipartimento dell’energia e il Dipartimento della difesa USA dal 1996 al 2000 mediante una società specializzata in materiali tecnologici, la leonardo technologies Inc.

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