tratto da eco
Referendum acqua e nucleare: si fanno o no?
Da oggi la gente si chiede anche se si farà quello sull’acqua pubblica visto che, sempre Paolo Romani, ha annunciato che vuole mettere mano anche al decreto Ronchi che sancisce l’obbligo per i comuni di affidare ai privati la gestione dell’acqua pubblica.
Marina, non molti post fa, ha spiegato che il referendum anti nucleare si dovrebbe fare. Ora arriva una nuova testimonianza che va nella stessa direzione e che è valida anche per il referendum per l’acqua bene comune. Testimonianza pubblicata dal Manifesto e riportata da Quale Energia. Si tratta delle parole del giurista costituzionalista Gaetano Azzariti:
"non è sufficiente l’abrogazione della normativa oggetto della richiesta di referendum. Sul punto la giurisprudenza della Corte costituzionale si è espressa in modo chiaro sin dal lontano 1978 (sent. n. 68 del 1978): la modifica legislativa intervenuta nel corso del procedimento referendario non è in grado di impedire lo svolgimento del referendum qualora l’abrogazione non colpisca «i principi ispiratori della complessiva disciplina preesistente» ovvero «i contenuti normativi essenziali dei singoli precetti». In tali casi il referendum si effettua egualmente, sebbene sulle nuove disposizioni legislative"
Per l’acqua pubblica non lo sappiamo ancora, ma per il nucleare è già sicuro che non vengono toccati i “principi ispiratori” visto che la costruzione delle centrali nucleari è solo rimandata e non cancellata del tutto. Resta, in ogni caso, lo scandalo della cancellazione di due referendum importantissimi (per l’acqua pubblica sono state raccolte 1.400.000 firme) solo per ammazzare l’affluenza al terzo: quello sul legittimo impedimento.
I referendum sull'acqua e sul nucleare devono essere fatti!
RispondiEliminaE' nei nostri diritti.ciao
RispondiElimina