tratto da eco
Dopo la marea nera nel Mare del Nord la Shell nella bufera
La
Shell è riuscita a chiudere la falla che stava riversando greggio
nel Mare del Nord al largo della Scozia, ma la sua condotta non è
piaciuta a nessuno. Una polemica si è innescata all’interno del governo
scozzese con il ministro per l’ambiente
Richard Lochhead che ha chiesto maggiore trasparenza nella gestione degli impianti di estrazione e degli incidenti stessi:
L’industria del petrolio e del gas è di vitale importanza
e con tutte queste attività e infrastrutture nei nostri mari c’è sempre
il rischio di un incidente. Non solo deve essere fatto ogni sforzo per
minimizzare questi rischi, ma quando gli incidenti accadono la
trasparenza deve essere il principio guida.
In questo contesto preoccupano un po’ tutte le estrazioni in mare
aperto e ancora di più preoccupano quelle recentemente autorizzate
proprio alla Shell in Alaska.
La scelta dell’amministrazione Obama non era piaciuta agli
ambientalisti, ancora meno piace ora che la compagnia ha mostrato di
avere limiti nella sicurezza e limiti nella gestione degli incidenti di
cui è protagonista. Così
Frances Beinecke sul New York Times ribadisce l’appello per impedire che si avviino operazioni nell’Artico:
Immaginate il pericolo e la difficoltà di cercare di far
fronte ad una debacle simile al largo della costa nord dell’Alaska, dove
le acque sono solidificate in ghiacci per otto mesi all’anno, le
tempeste alzano una nebbia impenetrabile e onde alte fino a 20 metri e
la temperatura, combinata con il vento freddo, si percepisce intorno ai
10 gradi sotto lo zero dalla fine di settembre. […]Prima di andare alla
fine del mondo a caccia di petrolio abbiamo bisogno di conoscenze più
approfondite e di una tecnologia migliore per prevenire perdite e per
ripulire dopo un incidente.
Come dargli torto?
Ciao, è bello ritrovarti e rileggere i tuoi interessanti post.
RispondiEliminaSpero che si impediscano anche i progetti di ricercare petrolio al largo delle coste pugliesi adriatiche. Poichè non siamo ancora in grado di prevenire completamente certi disastri ambientali, temo molto per la ricchezza e la bellezza dei nostri mari
un abbraccio affettuoso
E' vero Rita,poi di questi disastri ambientali ce ne sono sempre di più,purtroppo.Grazie per la visita e buona giornata
RispondiEliminaCiao Erb, da tempo la shell è la peggiore industria petrolifera criminale al mondo, nel mio piccolo piuttosto di fare benzina alla shell o in altre note compagnie che seguono le stesse direzioni resto a piedi! Buona giornata
RispondiElimina☼ Ciao Krommino,la shell insieme all'agip,oltretutto,dettano anche le condizioni del prezzo della benzina sul mercato.Buona giornata ☼
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