Alcuni decenni fa, Einstein disse, che spazio e tempo non sono delle condizioni in cui viviamo,ma sono modi in cui pensiamo.Questo significa, che la realtà è creata dalla coscienza dell’uomo e quindi spazio e tempo non esistono,ma sono solo creazioni della nostra mente.Quella che noi chiamiamo realtà, non è altro che illusione;possiamo paragonarla ad un ologramma(fotografia tridimensionale prodotta con l’aiuto di un fascio di luce laser).L’universo è ancora tutto da scoprire.I fenomeni legati alla fisica quantistica sono inspiegabili,nonostante alcune supposizioni;ne è un esempio quello rappresentato dall’entanglement che, letteralmente, vuol dire intreccio,legame,coinvolgimento.Si può dire che il termine sia abbastanza indovinato;infatti mette in evidenza come due particelle elementari, come per esempio due elettroni o due fotoni(particelle luminose),che siano venuti a contatto almeno una volta,rimangono praticamente inscindibili,dopo essere state divise(cosa fa l’una,fa anche l’altra);ma la cosa strabiliante è che rimangono all’unisono anche separandole migliaia di chilometri(non località).Per dimostrare questo, è stato fatto un esperimento:ogni particella ha un senso di rotazione nello spazio(spin).Gli scienziati hanno invertito lo spin di una delle due.Nello stesso istante anche l’altra si è messa a girare nella stessa direzione.Nell’articolo che segue, viene riportato un recente esperimento che rende visibile senza microscopio l’effetto entanglement.
Erborista1
Tratto da oggiscienza
La meccanica quantistica a occhio nudo
Per la prima volta effetti quantistici, finora riservati al mondo microscopico, sono stati resi visibili dagli esseri umani, collegando un fotone singolo a un insieme costituito da tanti fotoni.
NOTIZIE – Una delle difficoltà di comprensione della meccanica quantistica è sempre stata l’impossibilità di visualizzare i suoi effetti, cosa che la rende ancora più lontana dall’esperienza comune.Un gruppo di ricercatori dell’Università di Ginevra, Enrico Pomarico, Bruno Sanguinetti, Pavel Sekatski, Hugo Zbinden e Nicolas Gisin, sono riusciti a realizzare un dispositivo che crea l’effetto entanglement visibile agli umani. Nell’entanglement, si osserva che due entità, poste a qualsivoglia distanza, vengono influenzate dallo stato reciproco: se misuro lo stato di un’entità quest’azione immediatamente modifica anche lo stato dell’altra entità. Normalmente questo effetto si osservava solo su particelle e veniva misurato con strumenti di precisione.
Tre anni fa un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza, Francesco De Martini, Fabio Sciarrino e Chiara Vitelli, avevano già dimostrato che è possibile che un singolo fotone microscopico venga correlato attraverso l’entanglement con migliaia di fotoni, crando una specie di sciame di fotoni tutti nello stesso stato. Questo lavoro ha ispirato il gruppo di Ginevra, perché migliaia di fotoni possono essere percepiti da un occhio umano.
Per rilevare il raggio di luce, i ricercatori si sono sostituiti all’amplificatore e sono rimasti al buio per ore per localizzare la posizione del raggio riflesso nello specifico stato polarizzato, richiesto dal test standard, noto come test di Bell, basato su quanto la polarizzazione del singolo fotone corrisponda a quella del campo di luce formato da tanti fotoni. Dopo ripetuti tentativi, per essere sicuri del risultato, Gisin e colleghi possono dire di essere stati i primi a osservare personalmente l’entanglement con i propri occhi umani.
Ciao, la meccanica quantistica apre la mente allo sconosciuto e quello che noi ci dobbiamo augurare è di renderlo conosciuto.Buonanotte
RispondiEliminaBisogna avere una mente più aperta e non guardare solo il visibile.Saluti a presto
RispondiEliminaCiao I am,Grazie alla fisica quantistica,anche gli scienziati,diventano un po' meno scienziati.A presto
RispondiEliminaCiao cavaliere,hai ragione,non bisogna guardare solo con gli occhi,ma anche con la vista interiore.
RispondiElimina...ed è per questi che il tempo ci sembra attimo quando lo viviamo intensamente...mentre sembra non scorrere quando siamo fermi in attesa di vivere...il tempo è una concezione di come lo viviamo..ne siamo i fautori nello scorrere..un universo sconosciuto che attende d'essere scoperto...il nostro universo interiore...l'essere umano ha in se un potenziale immenso...solo non riesce a coglierne l'interezza.
RispondiEliminaGrazie Erborista per l'interessante lettura...sereno vissuto in armonia..
Dandelìon
Ciao Dandelion,L'uomo spende i miliardi per scoprire mondi nuovi,poi quando li ha scoperti,ne cerca degli altri,è un divenire continuo,senza tregua.E pensare che non si rende conto,che ha già tutto dentro.Buona giornata :)
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