tratto da eco
I Cellulari disorientano e uccidono le Api
A cosa è dovuto il calo della popolazione delle api, certificato dall’ONU, secondo rapporti che provengono da diverse parti del mondo? L’inquinamento da pesticidi? I cambiamenti climatici? Non soltanto. Una nuova spiegazione sembra poterla fornire l’Istituto Federale Svizzero della Tecnologia che ha condotto una ricerca sull’interazione fra i segnali dei nostri cellulari e gli insetti che si occupano dell’impollinazione di una miriade di specie vegetali.
Daniel Favre e il suo team hanno condotto 83 esperimenti che dimostrerebbero come le api vengano disorientate dal segnale dei cellulari, fanno fatica a svolgere il compito che la natura le ha assegnato e a riprodursi. I ricercatori hanno registrato le reazioni delle api quando sono in prossimità di telefoni cellulari nelle tre modalità: spenti, in standby o durante una chiamata.
I risultati? Quando sono vicine ad un cellulare in funzione le api emetto un “rumore” 10 volte maggiore. Questo aumento viene normalmente utilizzato dagli insetti per comunicare con fra loro la necessità di lasciare l’alveare. Non è chiaro se le api percepiscano come una minaccia le radiazioni emesse dai telefoni cellulari, ma appare evidente che abbandonando l’alveare e perdendo l’orientamento rischiano una morte prematura giustificando, insieme ai fattori legati ai cambiamenti climatici, lo spopolamento.
ARTICOLO PARTICOLARE. I CELLULARI SONO COME IL TELEVISORE... MENO SI USANO E MEGLIO SI STA.
RispondiEliminaBUON FINE SETTIMANA
La tecnologia è importante,ma quando viene usata in maniera inappropriata,diventa negativa.Ciao
RispondiEliminaPovere api,speriamo che non muoiano...mi piace tanto il miele.
RispondiEliminaCiao anonimo,anche a me piace il miele,anche perchè è una delle poche cose genuine che è ancora rimasta.
RispondiEliminaCerto che il mondo è in mano a noi e noi che facciamo? Povera patetica razza umana... non riesce a tenere in vita nulla!! Che tristezza!!
RispondiEliminaHai ragione Sara,la razza umana è diventata patetica e pensare che è quella più vicino a Dio!Che contraddizione.Ciao a presto
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